Mercatino di Natale di Trento a rischio? Forse più a livello mediatico che nei fatti tra acquisizioni, permessi e finanziamenti
Un'operazione di Carollo fotocopia o quasi rispetto a quella portata avanti nella città della quercia. Due anni fa il dj e produttore di eventi si era rivolto all'Antitrust per segnalare irregolarità nell'assegnazione della gestione del Natale dei Popoli di Rovereto. Ma la base di partenza sembra diversa

TRENTO. Il mercatino di Natale del capoluogo a rischio? L'ombra lunga di Agostino Carollo anche a Trento dopo il caso dell'anno scorso a Rovereto? Sicuramente c'è un braccio di ferro tra la Everness da una parte, il Comune e l'Azienda per il turismo Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi dall'altra.
Ma forse è più una querelle mediatica tra video su Facebook e un (quasi) totale silenzio dell'amministrazione comunale e dell'Apt dopo un'iniziale bagarre. Va bene il basso profilo, si lavora sottotraccia, si cerca di evitare clamori, ma forse qualche carta andrebbe mostrata per chiarire il quadro, anche davanti a duri attacchi social a mettere nel mirino pure il presidente dell'Azienda, silente dopo un comunicato stampa superfluo.
Un'operazione di Carollo fotocopia o quasi rispetto a quella portata avanti nella città della Quercia. Due anni fa il dj e produttore di eventi si era rivolto all'Antitrust per segnalare irregolarità nell'assegnazione della gestione del Natale dei Popoli di Rovereto.
L'autorità garante per la concorrenza aveva accolto il ricorso: il Comune si era così trovato costretto a cambiare il regolamento. L'anno scorso ecco il passo falso, un documento mancante, e Carollo a gestire il Natale in quel di Rovereto con tanto di strascico in tribunale post evento tra amministrazione e organizzatore (Quest'anno la gara è stata vinta dalla 0464). Ora ci prova anche a Trento. Vero, c'è un parere dell'Antitrust che infila diversi dubbi, ma il quadro di partenza è diverso (Qui articolo).
Il Mercatino di Trento è organizzato direttamente dall'Apt, un soggetto formalmente privato, che nel 2018 ha acquistato il ramo d'azienda da Trento Fiere per circa 50 mila euro, compreso di marchio, attrezzatura, casette e allestimenti vari. Il Comune non finanzierebbe la kermesse più importante della città per attrattiva e indotto. La manifestazione si autofinanzierebbe in via autonoma e ci sarebbe un capitolo di bilancio separato, attraverso le adesioni e le risorse prettamente private. L'interesse è più ampio e non c'è scopo di lucro, si va in pareggio tra entrate e uscite.
Già questi elementi dovrebbero essere dirimenti rispetto all'ipotesi gara per l'assegnazione. Certo, inutile nasconderlo: l'amministrazione poi non resta a guardare e ci mancherebbe, concede le autorizzazioni come l'occupazione di suolo pubblico, prevede parcheggi straordinari e le modifiche alla viabilità. Provvedimenti che vengono concessi a titolo gratuito, il Comune è socio dell'Azienda per il turismo (circa il 7% delle quote), ma la motivazione principale dovrebbe risiedere semplicemente nell'enorme valore del Mercatino per la città: banale il riferimento al giro economico decisamente importante.
Un campo di scontro è quello della concessione del suolo in piazza Fiera e Battisti. Nel video la denuncia è quella che manca e ora è tardi, mentre Everness avrebbe un diritto di prelazione. Carte che però l'Apt avrebbe consegnato al servizio turismo del Comune e alla polizia già a inizio gennaio: un maxi elenco di eventi e iniziative che prevedono l'utilizzo di spazi pubblici.
Una richiesta passata in giunta comunale e approvata a fine gennaio, via libera a tutto, mentre Everness che ha presentato le documentazioni a inizio marzo si sarebbe trovata a incassare un doppio "Niet", un primo diniego a fine marzo e quindi lo stesso concetto ribadito dai servizi comunali a maggio.
Anche la selezione degli espositori è definita. In questo caso si va a bando. La scadenza per l'edizione numero 26 del Mercatino era fissata per il 6 maggio scorso, quindi una commissione (la direttrice dell'Apt e quattro esperti nominati dal consiglio di amministrazione dell'Azienda) si riunisce e segue regolamento e disciplinare per assegnare le casette. Insomma, si viaggia tra privato, pubblico e compartecipato, ma i giochi sembrerebbero abbastanza chiari.