
Sui banconi ortofrutta d'Italia arriva una nuova varietà [...]

A Borgo Valsugana la serata di restituzione pubblica [...]

Dopo le fake news sul lago di Garda ecco 'un'ambasciata' [...]

A 45 anni dalla loro morte violenta al Liceo Da Vinci [...]

Anziani, oltre 1.600 servizi di accompagnamento e più di [...]

Un camper per raggiungere i giovani in una condizione di [...]

"Allunghiamo la strada di 20 minuti pur di passare in [...]

A Bassano del Grappa arriva Quattro Ristoranti: ecco [...]

Siccità e agricoltura, Mauro Corona: ''Senza contadini [...]

Vulvodinia ed endometriosi: "Sempre più persone si [...]
Val di Fassa, si fa un selfie con il lupo e gli dà da mangiare. ''Altro che ronde, ora quel lupo dovrà essere rimosso probabilmente''
Mentre c'è chi vorrebbe dare la caccia agli esemplari che si avvicinano alle case ecco perché i lupi si avvicinano. ''Altro che pericolo sociale. Qui ci vuole informazione e spiegare ai cittadini come comportarsi. Questo è un esemplare giovane malato di rogna che quindi accetta di nutrirsi più facilmente''

CAMPITELLO DI FASSA. E qualcuno ancora sostiene che sono i lupi un problema per l'uomo? La risposta la dà questo cittadino di Campitello di Fassa che, dopo aver fatto un video (ora rimosso) che lo ritraeva a fine barbecue mentre dava da mangiare a un lupo e gli tirava anche una coscia di pollo, si scatta anche un bel selfie a caccia di Like e condivisioni.
Siamo in Val di Fassa e mentre la politica grida ''al lupo al lupo'' e cerca facili consensi giocando sulle paure ataviche delle persone c'è chi, al contrario, ''gioca'' con questi animali di fatto condannandoli. ''E' gravissimo quel che è successo - ci spiega Paolo Scarian grande conoscitore degli esemplari della Val di Fassa - perché questo lupo adesso, con ogni probabilità, dovrà essere rimosso perché grazie a persone come questa che ha deciso di farsi un selfie con lui e di dargli da mangiare, la confidenza di questo esemplare verso l'essere umano aumenterà e, anzi, è già aumentata a vedere come si comporta''.
E così mentre da un lato si parla di pericolo pubblico e si istituiscono le ronde delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei cittadini sono proprio questi ad attirarli e ad avvicinarli.
''Qui prima che fare spot o annunci bisogna lavorare sulla cultura delle persone - prosegue Scarian - fargli capire come ci si comporta e come non ci si comporta. Abbiamo visto persone che in sella alle motoslitte si mettono ad inseguire il lupo per divertimento. Ora questo caso. Il lupo nella foto lo conosciamo. E' un giovane nato lo scorso anno, malato di rogna che, per questo, è più debole e fatica a cacciare. Quindi si avvicina di più alle case dove, ormai è chiaro, viene anche nutrito. Ed è un errore enorme dargli da mangiare. Così lo si rende confidente all'uomo e si crea l'unico, potenziale rischio. Giocare con lui a lanciargli la coscia di pollo non è come giocare con un cane. E' un lupo messo a confronto con il cibo. I lupi non sono pericolosi, è acclarato, ma se li si mette nelle condizioni più estreme il rischio non può che aumentare''.
''Non lamentiamoci se i lupi si avvicinano ai paesi dopo - conclude l'esperto - dar loro del cibo significa farli ritornare in quel luogo. C'è molta ignoranza su questo tema, oltre le ronde mi auguro che la nostra provincia inizi a fare informazione e a sanzionare, semmai, chi si comporta in questo modo, piuttosto che dare la caccia ai lupi che si avvicinano alle case''.