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Coronavirus, la Cisl Fp: ''Basta annunci, la Pat ci convochi per definire il comparto sanità e l'uso dei 6,6 milioni di euro da Roma''
Il sindacato di via Degasperi chiede un riconoscimento che deve riguardare tutti gli operatori della sanità pubblica e privata, degli appalti e agli operatori delle case di riposo e delle strutture socio sanitario coinvolte

TRENTO. "Le Regioni a statuto ordinario sono più avanti del Trentino: la Toscana ha già firmato un accordo da 38 milioni, il Lazio assicura la corresponsione del 100% della retribuzione contrattuale dei lavoratori, nell’integrale rispetto dei contratti applicati", queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, che aggiunge: "Il governo ha già stanziato per l'emergenza Covid-19 e la quota per il nostro territorio ammonta a 6 milioni e 650 mila euro".
La richiesta è quella di aprire un tavolo per destinare queste risorse. "E' sempre più urgente un tavolo di confronto per chiudere il contratto 2016/18 e sull’una tantum da 5 milioni. Sono risorse già disponibili e diventa necessario cambiare passo per superare slogan e annunci. E' ora di sbloccare i finanziamenti e intervenire in modo concreto a favore del sistema sanitario trentino".
Un riconoscimento che deve riguardare tutti gli operatori della sanità pubblica e privata, degli appalti e agli operatori delle case di riposo e delle strutture socio sanitario coinvolte. "Nessuno deve restare escluso o rimanere indietro. E' necessario sviluppare un protocollo - conclude Pallanch - servono regole chiare, un quadro normativo certo per garantire il personale sanitario e non. Basta parole, annunci e chiacchiere: ora è arrivato il tempo degli atti concreti. Siamo già a Pasqua e ancora nulla è stato deciso".