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Riattivato il Servizio d'ascolto della Lilt per i pazienti oncologici e i loro parenti. "Una maniera di sentirsi meno soli"
Sospeso a febbraio a causa della pandemia, il Servizio d'ascolto messo a disposizione dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori tornerà a tenersi in remoto, grazie all'ausilio della tecnologia. Rivolto ai pazienti oncologici, ai loro parenti o accompagnatori, SpazioIn permette di confrontarsi con un volontario Lilt, per un momento di conforto o due chiacchiere spensierate

TRENTO. Da lunedì 30 novembre prenderà avvio il nuovo Servizio di ascolto Lilt. Eliminati in presenza a causa del virus, che attacca maggiormente le persone più deboli ed immunodepresse, gli incontri dei volontari della Lega italiana per la lotta ai tumori con i pazienti oncologici o con parenti e accompagnatori verranno così riattivati grazie all'ausilio della tecnologia.
Tramite una chiamata o una videochiamata whatsapp al numero 3792193259, un volontario Lilt sarà disponibile dal lunedì al venerdì tra le 14.30 e le 17.30 per un momento di ascolto o di confronto. Fin dalla sua nascita il servizio di ascolto, svolto negli ospedali di Trento e Rovereto da volontari appositamente formati, si è sempre dimostrato prezioso. Il suo obiettivo infatti è di dare spazio agli ammalati e a chi si prende cura di loro per uno sfogo emotivo o per qualche chiacchiera più leggera.

“E' una dimensione sicuramente molto particolare questa, di fare le cose online, a cui siamo costretti – ha raccontato Annarosa, volontaria di Lilt – ma quando non vado più in ospedale penso molto a tutte quelle persone che sono rimaste un po' più sole. Sapere di tornare utile così fa trovare nuove speranze anche a me”.
“Io passavo la mattina al Centro di Protonterapia – commenta invece Paolo, un altro volontario della Lega contro i tumori – lì scambiavo spesso due parole con i genitori che attendevano i loro bambini mentre facevano la terapia. Certo, c'è anche chi ha poca voglia di parlare e non tutti i giorni va allo stesso modo, ma io provavo sempre a farmi avanti e a dare loro il mio spazio. Poterlo fare di nuovo, anche al telefono, è una cosa importante”.
Il Servizio, o “Spazio In” (per stare INsieme, Inlinea e INlilt) è nato grazie al contributo ricevuto nel bando della Fondazione Aquila Basket Trento.