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FOTO. Sole e temperature primaverili, ping pong e corsa, bici e studio: le limitazioni Covid spingono i roveretani a riscoprire gli spazi aperti della città

L'inizio della seconda settimana di zona arancione in Trentino ha coinciso con l'arrivo di temperature più miti, che hanno portato molte persone ad avventurarsi fuori casa dopo un inverno che, tra norme anti-contagio e temperature polari, tanti hanno vissuto per la maggior parte tra le mura domestiche

Di Filippo Schwachtje - 23 febbraio 2021 - 20:15

ROVERETO. Sole (quasi) primaverile, bar aperti solo per l'asporto e divieto di spostamento tra comuni: con le nuove limitazioni per fronteggiare l'epidemia Covid a Rovereto, i cittadini riscoprono la bellezza degli spazi all’aperto che la loro città ha da offrire.

 

L'inizio della seconda settimana di zona arancione in Trentino ha coinciso con l'arrivo di temperature più miti (primaverili direbbero i più temerari), che hanno portato molte persone ad avventurarsi fuori casa dopo un inverno che, tra norme anti-contagio e temperature polari, tanti hanno vissuto per la maggior parte tra le mura domestiche.

Mete preferite dai roveretani il Bosco della città, la ciclabile lungo il Leno e il percorso Kneipp. Luogo ideale per lunghe passeggiate all'ombra degli alberi, il “polmone verde” della Città della quercia è affollatissimo già dal primo pomeriggio, tra chi s'incammina partendo dal centro storico o dal Brione ai meno avventurosi che arrivano al parcheggio (pieno già alle 15) direttamente in macchina.

“Prima del Covid – racconta una signora in compagnia di due amiche (tutte rigorosamente con la mascherina) – i primi giorni di bel tempo si passavano in città. Ora però il richiamo di uno spazio così ampio come il bosco è sempre più forte. Qua ci si sente più tranquilli”.

Molti anche i bambini che, in compagnia dei genitori o dei nonni, trascorrono un paio d'ore nella natura dopo la scuola. Altri poi si concedono una pausa solitaria, immersi nella luce del sole davanti alla spettacolare vista della città dall’alto. A Borgo Sacco invece è la ciclabile lungo il Leno a catalizzare l'attenzione dei roveretani, in particolare intorno alla nuova scalinata che porta al tetto della Manifattura e all'area del percorso Kneipp.

Qui sono gli sportivi a farla da padrone, corridori e ciclisti in particolare, anche se si possono trovare molti giovani a rilassarsi sulle panchine che costeggiano la ciclabile. Qualcuno gioca a ping pong, qualcun altro legge o studia: ad accomunare tutti (o quasi tutti) è il rispetto delle distanze e l'uso della mascherina.

Stessa situazione anche qualche centinaio di metri più avanti, al percorso Kneipp (dove l'acqua ha ripreso a scorrere): sui tavolini si scambiano due chiacchiere, sul prato qualcuno ascolta della musica. Anche qui però si sta divisi in piccoli gruppi, in massimo due o tre persone, distanziandosi dagli altri.

Comportamenti che, a distanza di quasi un anno dall'inizio dell’emergenza, sono (o dovrebbero essere) ormai radicati nella quotidianità dei cittadini, decisi a vivere appieno l'arrivo della bella stagione nonostante la seconda settimana consecutiva di zona arancio. Nella memoria di tutti, la primavera 2020 è sinonimo di lockdown, di pizza fatta in casa e conferenze stampa pomeridiane: con la fine dell’inverno che s’avvicina la speranza è che nel 2021 possa andare diversamente.

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