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L'importanza di un frantoio: l'Agraria Riva del Garda conquista le Tre Olive del Gambero Rosso e il titolo di "Frantoio dell'anno 2021"
La qualità dell'olio si decide nel frantoio, in una ventina di minuti, culmine di un delicato processo che deve essere perfetto in tutti i suoi particolari: dalla raccolta al prodotto finito. Un iter che Agraria Riva applica con scrupolo e che le ha permesso di conquistare la vetta del proprio settore

RIVA DEL GARDA. La qualità dell’olio extravergine? Nasce dalle pratiche di coltivazione degli oliveti più vocanti, ma l’azione del frantoio è decisiva. Fondamentale. Così quando un frantoio si dimostra il Migliore d’Italia è garantita indiscutibilmente l’assoluta qualità dell’EVO che frange. Il frantoio sugli scudi è quello di Agraria di Riva del Garda.
Impianto ipertecnologico e perfettamente in sintonia con ogni forma di rispetto ambientale, contro sprechi energetici, ecocompatibile pure negli scarti della lavorazione delle olive. Garantendo pure il massimo della qualità non solo dell’olio gardesano ottenuto da olive conferite dalla miriade dei suoi fedeli soci olivicoltori, ma consente di avere “l’olio di casa e di propria produzione” a tutta una variegata schiera di appassionati coltivatori di drupacee.
Gli elogi e i premi sono stati assegnati all’Agraria Riva da una commissione d’esperti riunita dal Gambero Rosso, la rivista cult per l’enogastronomia e di ogni leccornia agroalimentare. Un premio che non è una novità: da anni il team diretto da Massimo Fia e dal tecnico eno-oleario Furio Battelini è agli onori della cronaca, conquistando elogi ed encomi da parte di tutte le ‘bibbie’ della più severa critica olearia.
Un successo che non nasce dall’improvvisazione. Merito dell’habitat dove matura anzitutto la Casaliva, la varietà simbolo della riviera trentina del grande lago. Dalla collocazione, perfettamente sul 46esimo parallelo, il limite settentrionale massimo per la cultura mediterranea delle olive pregne d’olio inconfondibilmente dolomitico.
Oliveti accuditi davvero come fossero giardini, monitorati tramite apparecchiature e rilevatori satellitari, per mappare ogni variazione climatica, per evitare trattamenti chimici, per indicare tempi e modi opportuni di raccolto. Facilitando il frantoio.
Struttura questa tra le più moderne al mondo. Proprio così. Tecnologia applicata alla consolidata operosità olearia dei ‘custodi gardesani’. Che hanno consigliato i coltivatori a disseminare speciali trappole per la cattura massale della micidiale mosca, riducendo danni e devastazioni al patrimonio in questione.
L’andamento delle stagioni del 2020 ha consentito di superare l’annata deprimente del ’19 - la cosiddetta ‘nera’, produzione irrisoria e non particolarmente qualitativa – grazie ai recenti mesi, ottimali per la maturazione. Olive sane, belle e pure piante con carichi copiosi. Un mix ideale, che il frantoio di Agraria ha perfettamente interpretato.
EVO speciale, EVO che conquista le ambite Tre Olive del Gambero Rosso ed è pronto a sfidare ogni confronto in campo internazionale.
Il ruolo del frantoio – è bene ribadirlo – è decisivo. La qualità si decide in una manciata di minuti (una ventina) tempo in cui le olive vengono lavorate, dalla molitura al filtraggio. Olive che devono – e ribadisco: devono! – essere raccolte rigorosamente a mano, drupacee ancora abbastanza verdi, ad inizio dell’invaiatura e – altra prassi decisiva – portate al frantoio nel più breve tempo possibile dalla raccolta.
Iter che Agraria Riva applica con scrupolo e che consente ai suoi soci conferenti – e appunto ai tanti cultori che si dilettano nella coltivazione – di vantare un EVO super buono. Premiato, in tutto.