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Posizionata ad Ala una panchina rossa contro la violenza sulle donne: ''Piena adesione alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere''

Da qualche giorno anche ad Ala si trova una panchina rossa, simbolo della campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e la violenza di genere: "Non è il primo simbolo di adesione a queste iniziative"

Pubblicato il - 17 settembre 2021 - 13:24

ALA. Una panchina rossa, colore del sangue, e simbolo del posto occupato da una donna che non c'è più, portata via dalla violenza. E' stata collocata in piazza Giovanni XXIII vicino alla chiesa dei Cappuccini di Ala.

 

A Trento è già stata posizionata in piazza Santa Maggiore Maggiore (Qui articolo) e nel quartiere San Martino (Qui articolo); un'iniziativa replicata in diversi altri centri come Mezzocorona, Lavis, Mattarello, Borgo Sacco, Avio, Loppio, Linfano di Arco, Sarche, Canale di Pergine e Borgo Valsugana. Ora anche ad Ala è stata collocata una panchina rossa, richiesta espressamente dal sindaco Claudio Soini nei mesi scorsi. 

 

Un invito a fermarsi e prendere coscienza di un male che affligge la nostra società: la violenza sulle donne. Da qualche giorno anche ad Ala si trova una panchina rossa, simbolo della campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e la violenza di genere. Un fenomeno che non accenna a diminuire, purtroppo anche in questi giorni la cronaca registra i casi di donne uccise dai loro compagni o ex fidanzati.

 

"E' un ulteriore simbolo dell'adesione del Comune alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Il cantiere comunale - dice il primo cittadino - ha così recuperato la panchina, dipingendola di rosso; è stata stampata una targhetta con il messaggio 'non sei sola' e i numeri di telefono utili in caso di necessità o emergenza, posizionata sullo schienale".

 

Nei giorni scorsi, trovata la sede adatta, la panchina è stata definitivamente posizionata. "Non è il primo simbolo di adesione di Ala alle iniziative contro la violenza sulle donne. Per esempio, da alcuni anni, ogni 25 novembre, sventola un drappo rosso dal balcone del municipio, e nei luoghi pubblici sono stati collocati i 'posti occupati', le sedie vuote, che idealmente ricordano le donne vittime di violenza", conclude Soini.

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