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Ecco la birra del Drago Vaia: in Trentino arriva la 'bionda' di Plotegher dedicata all'opera nata dai resti della tempesta
Il progetto è stato lanciato alcune settimane fa ed ha già riscosso un buon successo, dice a il Dolomiti Matteo Plotegher, fondatore insieme al fratello Stefano dell'omonimo marchio di birra artigianale trentina. “Birra del Drago Cimbro” è il nome scelto per il nuovo prodotto dell'azienda, venduto anche a Lavarone per i turisti che visitano l'opera dello scultore veneto Marco Martalar

LAVARONE. “Anche noi, come il Drago Vaia, siamo profondamente legati all'Altopiano Cimbro ed alle sue tradizioni: ecco perché è nata l'idea di dare il via a questo nuovo progetto”. Un progetto che, spiega a il Dolomiti uno dei fondatori del Birrificio Plotegher, ha portato alla nascita della birra dedicata al “Drago Cimbro”, la famosa scultura realizzata con i resti degli alberi distrutti dalla tempesta Vaia a Lavarone dallo scultore veneto Marco Martalar.
Il Birrificio artigianale trentino infatti è nato proprio dalla passione dei fratelli Matteo e Stefano Plotegher per la storia e le antiche tradizioni legate alla birra (“un tempo considerata bevanda magica”), al territorio e al popolo cimbro, del quale fanno parte. “Si tratta di un Ale, di una birra chiara ad alta fermentazione – continua Matteo –. Abbiamo voluto realizzare una birra che potesse piacere a tutti, non troppo amara né troppo dolce, equilibrata nei sapori”. L'idea è anche quella di dare la possibilità ai turisti che arrivano a Lavarone per visitare il Drago Vaia di portare a casa un 'gadget' unico.
“Abbiamo voluto portare all'interno del mondo della birra la favola del Drago – dice Plotegher – inteso come figura mitologica di rinascita dopo la distruzione causata dalla tempesta. Il progetto ovviamente è stato possibile grazie alla collaborazione con l'autore dell'opera, Marco Martalar”. La “Birra del Drago Cimbro” è disponibile in tutti i canali di vendita del Birrificio Plotegher e anche a Lavarone, nelle vicinanze della scultura.