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L'Accademia italiana della cucina riparte dalle Tenute Sajni Fasanotti e da Indal. La delegazione di Rovereto lancia un convegno con gli chef Alfio Ghezzi e Peter Brunel
La Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino ha scelto il ristorante delle Tenute Sajni Fasanotti a Mori per riavviare le attività dopo le difficoltà causate dall'emergenza Covid. A maggio viene organizzato il convegno "Cucina è cultura. Tra arte, tradizione e sostenibilità - La cucina italiana: uno straordinario laboratorio di biodiversità culturale in una armonica diversità"

MORI. La Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino dell'Accademia italiana della cucina ha scelto il ristorante BocconDiVino delle Tenute Sajni Fasanotti a Mori per celebrare l'avvio della primavera e il graduale ritorno alla convivialità dopo lo stop a causa dell'emergenza Covid. Una serata alla scoperta anche del mondo del cioccolato con i benefici, la storia e la tradizione di questo dolciume raccontati da Michela Semeraro di Indal.
Un territorio quello della Vallagarina molto vivace in questo periodo con diverse nuove aperture e altre proposte in dirittura di arrivo, come evidenziato da Stefano Barozzi, sindaco di Mori. La "Conviviale" è stata inoltre l'occasione anche per salutare il ritorno di Paolo Marega (già assessore comunale, presidente di Cassa rurale di Rovereto, di Itas Assicurazioni, di Tecnofil e di Trentino Sviluppo) in qualità di socio.
"Un graditissimo ritorno e abbiamo il piacere di accogliere un amico nuovamente tra gli accademici - dice il delegato Germano Berteotti - che raggiungono così il numero di 35 entusiasti e affiatati soci. Dopo le limitazioni a causa dell'emergenza, riprendiamo a organizzare una 'Conviviale' per continuare a trasmettere l'importanza della ricerca di un equilibrio tra innovazione e tradizione. Siamo convinti che la cucina sia in primis tradizione e salvaguardia del gusto locale, un'espressione profonda del territorio che è un punto di partenza per esprimere la propria passione, la creatività e la voglia di sperimentare".

La scelta della location è ricaduta sul BocconDiVino delle Tenute Sajni Fasanotti, nuovo ristorante a Mori; locale che propone "piatti semplici ma rivisitati in chiave moderna - commenta Umberto Sajni Fasanotti - con i quali raccontiamo i sapori del Trentino e non solo, creati con passione dalla nostra giovane brigata, esperta e piena di entusiasmo. Il menù, diverso di giorno in giorno, è pensato per valorizzare il vino, accostato a ogni tipo di pietanza, anche speziata. Una cucina semplice ma con prodotti selezionati e di alta qualità a prezzi interessanti e la possibilità di scoprire vini d'autore".

Un menù che si è aperto con l'uovo soffice servito su fonduta di Casolet della Val di Sole e croccanti bocconcini di pane al burro aromatizzato abbinato alle bollicine TrentoDoc Primo Dominie e proseguito con i paccheri Paolo Petrilli con pesto di pistacchio e speck Trentino croccante e il Pinot grigio ramato Crescendo 2019. A seguire i bocconcini di pollo disossato e ripieno di luganega Trentina servito con verdurine colorate saltate al burro e il Marzemino Podere Casette 2019 e per chiudere il tortino al cioccolato fondente con cuore caldo servito su salsa di lamponi e il Moscato giallo dolce Note magiche 2019.

L'idea poi è quella di compiere ulteriori passi nel mondo della ristorazione, il progetto alle spalle delle Tenute è ambizioso. "Questo spazio, precedentemente di una concessionaria, è stato inizialmente acquistato per allestire la nostra cantina - aggiunge Sajni Fasanotti - poi abbiamo trasformato la sala show room in ristorante. I prossimi passi della linea di sviluppo sono quelli di creare una rosticceria per la cottura di verdura, carne e pesce, e un grande bar per un'offerta ampia".

Il prossimo appuntamento della Delegazione di Rovereto e del Garda Trentino dell'Accademia italiana della cucina è in programma alla sala conferenze dell’Hotel Du Lac et Du Parc (Viale Rovereto 44 - Riva del Garda) per sabato 7 maggio con il convegno "Cucina è cultura. Tra arte, tradizione e sostenibilità - La cucina italiana: uno straordinario laboratorio di biodiversità culturale in una armonica diversità".

I relatori sono tutti di primissimo piano a partire dagli chef stellati Alfio Ghezzi e Peter Brunel, poi lo chef Andrea Irsara, il docente di storia dell'alimentazione Massimo Montanari e i giornalisti Leila Salimbeni e Marcello Pecchioli. Il convegno è moderato da Maddalena Fossati, direttrice della rivista "La cucina italiana". Un appuntamento patrocinato dalla Provincia, da Trentino Marketing, dal Comune di Riva del Garda, dall'Azienda per il turismo Garda Dolomiti e da Riva del Garda Fierecongressi.

L'Accademia della cucina italiana, fondata nel 1953 a Milano, è stata riconosciuta nel 2003 dal Ministero dei Beni culturali quale "Istituzione culturale" della Repubblica Italiana. E' divisa in delegazioni territoriali e, quella roveretana, è tra le più attive. "Siamo costantemente impegnati a promuovere iniziative idonee a diffondere e migliorare conoscenza e valori di un patrimonio importantissimo dell'Italia e del Trentino. Ora si può progettare un ritorno alla normalità e il convegno è un passo in avanti in questo senso. In questa serata siamo stati molto contenti di aver ospitato la Delegazione di Verona, che ringraziamo per la gradita presenza", conclude Berteotti.