Un pranzo per ricordare Salim Touré, l’anima della sartoria sociale "Officina de l’ùcia": "Un brutto male l'ha portato via troppo presto"
Gli amici di Salim avevano organizzato una raccolta fondi per trasferire la salma in Guinea, dove è stato infine sepolto. Le iniziative dedicate al giovane non si fermano, tanto che per l'11 giugno è già stato fissato un appuntamento: un pranzo offerto in suo onore, accanto a dei momenti di ricordo e preghiera che uniranno coloro i quali lo hanno conosciuto e amato

TRENTO. "Il nostro caro amico e fratello Salim ci ha salutati. Un brutto male ce l'ha portato via in pochissimi giorni". Lo aveva annunciato sui social anche il Centro Astalli di Trento, ricordando il giovane Salim Tourè, morto il 26 maggio e ora tornato nella sua Guinea, accanto alla moglie e alle due piccole figlie, grazie a una raccolta fondi organizzata dagli amici che ha permesso di riportare a casa la salma.
Il giovane della Guinea si era stabilito in provincia 7 anni fa e aveva intessuto una rete sociale molto ricca per il suo carattere ma anche per il grande impegno con la sartoria sociale "Officina de l'ùcia". Molto attivo, lavorava con Nicola e Maria dell'azienda agricola La Bis a Besagno, tra Mori e Brentonico, e progettava di iscriversi alla Sat locale per conoscere meglio il Trentino e le montagne. Enorme è stato il cordoglio degli amici, del Centro sociale Bruno e del Centro Astalli, oltre al circolo Arci (Qui articolo).
Dopo la commemorazione organizzata domenica 28 maggio all'Hospice di Mori per ricordarlo e salutarlo, gli amici e amiche avevano dato il via a una raccolta fondi online per riportare la salma nel Paese natale. Grazie alla buona riuscita dell'iniziativa, il 5 giugno si è svolto il funerale in Guinea. I fondi raccolti, come già anticipato dal Centro Astalli, "verranno impiegati anche per garantire alle bambine di proseguire la scuola".

Le iniziative dedicate a Salim non si fermano, tanto che per l'11 giugno è già stato fissato un appuntamento: un pranzo offerto a partire dalle 12 e preparato dall'associazione Forza Guinea fra riso e salse. Seguirà alle 13 un momento di preghiera organizzato dalla comunità guineana e dalle 14 si passerà alla proiezione di foto e video per ricordare insieme, occasione per unire coloro i quali lo hanno conosciuto e amato. Un evento che si terrà domenica negli spazi della Casa delle canossiane in via dei Paradisi a Trento.
Non si è spento il dolore e il cordoglio e il Circolo Arci di Brentonico pubblica anche le commoventi parole di ricordo degli amici e di tante persone che hanno conosciuto Tourè, impegnato con l'Officina de l'ucia, realtà che chiude e abbassa le saracinesche dopo la scomparsa dell'ideatore e anima del progetto.
Ciao Salim, ciao amico, ciao fratello.
Quanti anni assieme, quanti progetti, quanti tè, quante risate ed arrabbiature, quanti disastri e quanti successi, quanti colori, quanta fatica, quante soddisfazioni. Siamo pieni di foto, video, immagini, ricordi, ci inciampiamo in continuazione, ci ritroviamo ogni volta frastornati ed increduli di non averti più tra noi. Restiamo aggrappati a qualche idea che ci consola: che non ti dimenticheremo mai.
Che abbiamo potuto starti vicino giorno e notte, durante l'aggravarsi della malattia; ci siamo trovati in tantissimi e ci siamo sostenuti a vicenda, amici e sconosciuti. Che la rete che si è creata grazie alle relazioni che hai tessuto e sempre coltivato, per noi è stata un grande dono. Grazie Salim, ottimo lavoro. Che anche tutti noi abbiamo fatto un ottimo lavoro in queste settimane, e continueremo a farlo per ricordarti come meriti.
Che all'hospice di Mori abbiamo incontrato persone e trovato spazi davvero accoglienti, gentilissimi con te, con noi e con la tua famiglia giunta da Aix en Provence. Che i tuoi fratelli e tua sorella hanno potuto vedere e toccare con mano quanto bene ti vogliamo, e che lo potranno testimoniare alle tue figlie, alla tua mamma, a tua moglie e ai tuoi fratelli. Che possiamo riempire il grande vuoto che sentiamo nel cuore con il pensiero di provvedere alla scuola delle tue bambine, come ci hai chiesto.
Sono passati 7 anni dall'inaugurazione de l'Officina de l'ùcia al Centro Sociale Bruno. Ti piaceva spiegare il significato di questa parola dialettale, "ùcia", ai trentini "di nascita".
A noi piaceva il gioco di parole con "lucha". Perché la vita di tante persone arrivate in Italia come te, su una barca, sfidando tutto e tutti, è una lotta quotidiana inimmaginabile per noi che abbiamo da sempre una carta d'identità. Di questa lotta proprio tu sei stato un esempio straordinario di tenacia e positività. Hai perseverato per cinque anni, senza mai lasciar andare la tua indole di renderti utile agli altri anche nei momenti di maggiore difficoltà. "L'importante è la salute", dicevi sempre. Nel 2020, il periodo della pandemia è stato duro, per la mancanza di lavoro e per l'isolamento. Hai provato ad andare in Francia, e anche lì ti abbiamo ritrovato a fare il volontario per la Croce Rossa Internazionale a Calais. Sorridevamo: Salim è sempre Salim, anche nei momenti peggiori è capace di trovare il suo posto.
Sei stato sempre fedele a te stesso anche in questi ultimi giorni di malattia. Le poche parole che riuscivi a pronunciare, erano per informarti su come stavamo noi. Per dirci di non piangere che "la vita è dura, la vita è così". La vita è ingiusta, non possiamo smettere di pensare che finalmente a gennaio avevi ottenuto i documenti. Avevi tante idee per rilanciare la sartoria, per la tua vita finalmente stabile, per un futuro con la tua famiglia, per continuare a lavorare a Besagno con Nicola e Maria, i tuoi datori di lavoro che erano diventati anche grandi amici.
Quando ci sentiremo in difficoltà, penseremo a Salim, che mentre teneva testa alla burocrazia italiana, alla questura, ai tribunali, alla mancanza di lavoro, dei documenti, di una casa, mentre combatteva per la sua famiglia, per la salute e per tutto, trovava sempre il tempo di prendersi cura degli altri, accogliendo con riconoscenza ogni incontro. E di prendersi cura di sé stesso, instancabile curioso, andando a vedere un museo o partendo per un viaggio in una città d'arte, perché "Italia è bellissima".
Grazie Salim per tutti gli insegnamenti che ci hai lasciato, ne faremo buon uso.