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"Una manovra con luci e ombre", la Cisl del Trentino sarà a Roma per la manifestazione nazionale: "Servono azioni per ridare fiducia anche alle giovani generazioni"

La Cisl del Trentino sarà a Roma sabato 25 novembre alla manifestazione nazionale in Piazza Santi Apostoli: "Vogliamo indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra Economica"

Pubblicato il - 19 novembre 2023 - 21:20

TRENTO. Una delegazione della Cisl del Trentino sarà a Roma sabato 25 novembre alla manifestazione nazionale in Piazza Santi Apostoli, il sindacato di via Degasperi prenderà parte all'appuntamento dal titolo “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”.

 

"Abbiamo scelto di scendere in piazza con una manifestazione di sabato - commenta Michele Bezzi, segretario generale della Cisl - per non gravare sulle tasche dei lavoratori e non riversare il conflitto nei luoghi di lavoro e nelle imprese, che nulla hanno a che fare con i contenuti della manovra".

 

La Cisl dà una giudizio articolato sulla manovra nazionale. "E’ un provvedimento con luci e ombre", spiega Bezzi. "Non è sicuramente la manovra espansiva che avremmo voluto ma pur nella limitatezza delle risorse ha recepito diversi elementi avanzati dal nostro sindacato in questi mesi di trattativa e mobilitazione. Tra le luci ci sono la conferma, seppur non ancora strutturale, del taglio al cuneo contributivo, l’accorpamento di due scaglioni Irpef, l’innalzamento della no tax area per i lavoratori dipendenti a 8.500 euro, l’azzeramento delle tasse sui fringe benefit fino a 1.000 euro per chi è senza carichi familiari, la proroga della detassazione al 5% dei frutti della contrattazione decentrata, l’intervento su famiglia e natalità, i 13 miliardi stanziati su Sanità e Pubblica Amministrazione nel prossimo biennio di cui 8 miliardi destinati al rinnovo dei contratti nazionali".

 

A questo, aggiunge il sindacato di via Degapseri, va aggiunto quanto concordato a livello provinciale con il protocollo siglato il 18 luglio 2023 per l’anticipazione contrattuale del pubblico impiego, sanità e scuola che porterà a breve al rinnovo del contratto provinciale di primo livello. "Sono nostre conquiste, sbagliato non riconoscerle. Certo, ci sono anche le cose che vanno assolutamente cambiate".

 

Proprio per questo motivo sabato 25 novembre sarà una giornata di mobilitazione "in cui intendiamo incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla Legge di Bilancio, ma anche indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra Economica a cominciare dalle pensioni, con una marcia indietro sulle rigidità introdotte nelle regole di flessibilità e su aliquote e rendimenti dei trattamenti pensionistici del personale di enti locali, sanità e scuola; una scelta sbagliata e irresponsabile".

 

Tanti i punti all'ordine del giorno. "Chiediamo una pensione di garanzia per i giovani, di rafforzare Ape Sociale e Opzione donna. Servono più risorse su sanità, istruzione e pubblico impiego, dove vanno anche sbloccate le assunzioni e la stabilizzazioni del precariato. Strumenti migliori e più efficaci per contrastare la povertà, maggiore sostegno alla disabilità e più risorse sulla non autosufficienza. E’ necessario un moderno patto sociale che dia risposte concertate alla politica di sviluppo di questo Paese, a cominciare dalla difesa e il riscatto del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, a una nuova politica dei redditi; dal rilancio degli investimenti pubblici e privati al recupero di produttività, a una riforma fiscale autenticamente redistributiva; al cambiamento della Legge Fornero, al rilancio delle politiche attive, della formazione e delle competenze, all’azzeramento dei morti sul lavoro; a una nuova visione di politica industriale ed energetica, allo sblocco delle infrastrutture, alla valorizzazione della contrattazione a una più forte partecipazione dei lavoratori alle scelte e ai profitti delle imprese. La Cisl chiede l’impegno di tutti gli attori responsabili che hanno a cuore il rilancio quantitativo e qualitativo del lavoro ed una ripartenza che metta a frutto ogni competenza e ogni energia riformista del Paese. Per ridare fiducia anche alle giovani generazioni", conclude Bezzi.

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