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A Francesco Totti il premio dei Laici del Trentino per essersi "battuto" contro le campane di Pinzolo ma il direttivo smentisce: "Iniziativa personale del segretario"
Aveva portato alla ribalta nazionale la questione quando disse 'Sta campana rompe i cogl..i tutte le sere. Sindaco o noi o le campane". L'anno successivo don Benito diede tregua alla squadra giallorossa. Il segretario dei Laici "Lo premieremo a luglio". La presidente e il direttivo: "Iniziativa personale del segretario dimissionario"

PINZOLO. "'Sta campana rompe i cogl..i tutte le sere. Sindaco o noi o le campane". Aveva tuonato così (ovviamente con sorriso sornione) il capitano della Roma Francesco Totti, due anni fa a Pinzolo durante il ritiro estivo dei giallorossi in Trentino. Il messaggio era chiaro e inequivocabile: la squadra (con tifosi, denari e pubblicità) qui non torna se la notte non si dorme e se ogni mezz'ora siamo costretti a sorbirci il suono altissimo delle campane. E detto da chi arriva dalla città del "cupolone" che conta oltre 900 chiese ha un senso ancora più forte. Un senso riassunto perfettamente da quella frase di tottiana memoria: "rompe i cogl...i tutte le sere".
Risultato? La questione dello scampanellare pinzolese diventa di portata nazionale, il primo cittadino tenta di spendersi in prima persona con il parroco e l'anno successivo don Benito (78enne, sostituito a ottobre 2016 da don Flavio Girardini) vittima anche di uno scherzo telefonico (con chiamate di finti alti prelati che chiedevano allo storico parroco di dare tregua al capitano e alla sua squadra visto che la richiesta sarebbe arrivata addirittura da figure di spicco del Vaticano) allentò la presa (della corda campanaria) dando tregua alla squadra e al paese. Per questo i Laici del Trentino hanno deciso di premiare proprio lui: Francesco Totti.
"Per aver contribuito - questa la motivazione data dal segretario Alessandro Giacomini - a diffondere e fornire stimoli di riflessione ad un diritto alla salute che tuttora viene negato, per essersi distinto, con la delicatezza di un sorriso, alla difesa della laicità. Con la forza di uno spirito libero e aperto ad un acceso e rispettoso confronto con le istituzioni ecclesiastiche, è riuscito a conseguire un dialogo nei confronti di una tematica vissuta il più delle volte dal comune cittadino con ossequio e silente disagio".
"Il rumore - spiegano i Laici del Trentino - è ad oggi il principale fattore di inquinamento di natura fisica e rappresenta un problema di importanza sociale con effetti gravi provocati alla salute umana. Sarà forse per questo che il ritiro di Francesco Totti dall'attività agonistica sia legato all'avvicinarsi del periodo estivo a Pinzolo, a 40 anni l'inquinamento acustico delle campane di Pinzolo sarebbe stato troppo invasivo, meglio quindi l'abbandono calcistico alle notti insonne. Lasciando perdere l'ironia, tale problematica sottoposta dal capitano della Roma nel precedente ritiro a Pinzolo, ha evidenziato un doloroso retaggio di un'epoca in cui il suono delle campane segnava la vita quotidiana della comunità, ma ora dove solo una piccola minoranza della popolazione si reca settimanalmente in chiesa, le gerarchie cattoliche hanno concesso ai parroci totale libertà esibizionistica con frequenza e orari assurdi,forse proprio per compensare con accanimento a quella latitanza e diaspora nei confronti delle quotidiane liturgie".
"Insomma più che una messa, il rumore delle campane può ancora marcare il territorio di forza ecclesiastica, ma purtroppo chi si trova un vicino di casa cosi invadente il più delle volte non sa come comportarsi, e magari decide di cambiare domicilio, che è quello che avrebbe fatto la squadra calcistica della Roma se, per il mero periodo del ritiro e con il solito opportunismo mediatico, il parroco di Pinzolo non avesse interrotto il suono ultra decibale delle campane. Ma per il residente questo 'sacrosanto' privilegio non è concesso - proseguono i Laici - per la curia trentina ha valenza solo quando la pressione mediatica glielo impone, dopotutto il paesano sarà sempre e per sempre un suddito".
Eppure gli strumenti per difendersi il cittadino li avrebbe anche se spesso li ignora: la legge gli assicura un'ampia tutela, esiste una normativa di riferimento che è la legge quadro 447/95 in attuazione della quale sono stati emanati regolamenti attuativi a livello provinciale e comunale, e nel caso il suono superi il limite della normale tollerabilità è possibile passare alle vie legali.
"Ecco che allora la presa di posizione, nelle scorse estati del capitano della Roma Francesco Totti, ha una valenza significativa - completa Giacomini - non solo di natura laica ma anche di tutela sanitaria. Per tutto ciò il comitato Laici Trentini per i diritti civili ha istituito un premio a Francesco Totti". Premio che probabilmente si tradurrà in una targa e che verrà consegnato allo stesso "capitano" durante il ritiro della Roma a Pinzolo tra il 7 e il 14 luglio. D'altronde è già stato annunciato che Totti ci sarà, al seguito della squadra. E chissà che con lui non torni anche il "silenzio". Con tanto di "benedizione" da parte dei pinzolesi rivolta al mitico numero 10 giallorosso.
LA SMENTITA
"Smentiamo categoricamente - ha comunicato la presidente dei Laici del Trentino Claudia Merighi dopo aver letto l'articolo -. Sappiamo che Giacomini ha scritto firmandosi segretario dei Laici del Trentino ma non ha mai concordato nulla con la presidenza e il direttivo. Le nostre battaglie sono ben altre e il nostro impegno si rivolge a ben altre tematiche. E', dunque, un'iniziativa personale del segretario dimissionario Giacomini. Né più né meno".