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L'anello del Garda si fa realtà: definite le quote di finanziamento. Al Trentino i due lotti più spettacolari (Riva-Limone e Torbole-Malcesine)
Con le firme di questa mattina in Giunta si può dare il via alla progettazione del "Garda by Bike" la ciclabile più spettacolare d'Europa tra gallerie da recuperare, strade dimenticate e nuove piattaforme a sbalzo sul lago. Gilmozzi: "Possiamo subito partire con i nostri due lotti"

RIVA DEL GARDA. C'è poco da fare: questo è il progetto più interessante del panorama ciclistico nazionale e anche di più. E' già annunciata come la pista ciclabile più spettacolare d’Europa, un'opera rivoluzionaria per il turismo del Garda e non solo. Stiamo parlando della Garda by Bike, l'anello di 140 chilometri che circonderà il lago più grande d'Italia toccando i suoi bellissimi borghi e le sue fantastiche cittadine. Un paradiso per gli amanti della bicicletta (e anche una buona notizia per chi in macchina percorre le strade che costeggiano il lago che finalmente non saranno più invase di ciclisti esposti a innumerevoli rischi e pericoli).
L'opera è una di quelle promosse dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in accordo con la Regione Lombardia, la Provincia di Trento e la Regione Veneto e stamane in Giunta provinciale, a Trento, si sono definite le quote di finanziamento dopo la sottoscrizione del nuovo protocollo d'intesa tra i soggetti interessati alla sua realizzazione e dunque da questo momento in poi potrà cominciare ad essere progettata.

L'intesa impegna, oltre alla Provincia e ai Comuni trentini rivieraschi, le Regioni Veneto e Lombardia, il ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. "Con questa nuova intesa - spiega l'assessore ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi - si definiscono le modalità, le tempistiche e le attività di competenza dei vari soggetti coinvolti, necessarie per la predisposizione e la successiva presentazione al Ministero del progetto di fattibilità tecnica ed economica complessiva dell'opera, al fine della successiva definizione della compartecipazione finanziaria statale, che dovrebbe coprire tra il 50 e il 60 per cento della spesa complessiva, pari a 110 milioni di euro, per le successive fasi di progettazione e realizzazione".

Con la conferma degli impegni già preliminarmente assunti con il precedente protocollo d'intesa siglato nel novembre 2016, si può dunque dare il via ai progetti preliminari. Punto fermo dell'intesa, la decisione di realizzare l'opera per lotti. "Il Trentino - assicura Gilmozzi - può partire subito con i primi due lotti, relativi al tratto Riva-Limone, il più spettacolare, e quello fra Torbole e Malcesine, del costo rispettivamente di 20 e 22 milioni di euro. Ad una prima quota di finanziamento provinciale pari a 6 milioni di euro si aggiungono anche 3 milioni di euro messi a disposizione dai Comuni".

L’intero progetto dovrebbe essere completato entro il 2021 e permetterà di percorrere tutto il Garda passando sotto a vecchie gallerie, tratti di strade oggi dismesse e le nuove piattaforme che verranno messe a sbalzo sul lago.

Questi i principali dati di costo che dovranno sostenere le amministrazioni regionali e provinciali: Lombardia 44.800.000 euro; Veneto 17.800.000 euro; Trentino 39.400.000. Per quanto riguarda il Garda trentino saranno due gli interventi: collegare il tratto occidentale con il realizzando tratto di Limone del Garda, dalla Lombardia a Riva seguendo il percorso della “Gardesana Occidentale” (per un chilometraggio di 5,3 chilometri); connettere il tratto Malcesine-Brenzone e quindi il confine con il Veneto all’ingresso di Torbole anche qui parallelamente alla strada, la “Gardesana Orientale” (circa altri 5,3 chilometri).