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Ora anche le Dolomiti sono a "portata" di Tesla: 10 colonnine a Trento Nord
Una decina di colonnine per le auto total green e di alta fascia sono spuntate in via Innsbruck. E' la prima stazione Supercharger del Trentino per la casa automobilistica che si prepara a lanciare il nuovo modello

TRENTO. Novità in città: appena installata la prima stazione Supercharger Tesla del capoluogo. Da alcuni giorni sono disponibili una decina di colonnine in via Innsbruck, nella zona dell’Interporto. Tesla annuncia la notizia con un post su Facebook: “Volete sfuggire al caldo estivo? La nuova stazione Supercharger a Trento permette di raggiungere più facilmente le Dolomiti”. Questo quindi lo scopo del nuovo punto, a metà strada fra quello di Affi e del Brennero.
In tutta Italia le stazioni di rifornimento sono 26, con un totale di 180 colonnine sparse principalmente al Centro Nord, ma l’azienda di Elon Musk non ha intenzione di fermarsi: in arrivo altri 5 punti che andranno a coprire anche il Sud e le isole. In generale le stazioni Supercharger sono poste lungo direttrici e snodi stradali frequentati, perché sono particolarmente indicate per i viaggi lunghi. L’auto si può comunque ricaricare facilmente anche a casa garantendo 100/150 chilometri di autonomia in una notte. Questo risulta essere il modo più semplice ed economico.
L’ “ansia da ricarica” è sempre stato infatti un problema che il colosso “green” californiano ha dovuto affrontare, ma sembra fortemente intenzionato a risolverlo e in tempi brevi. Per fine 2017 si attende un raddoppio dei punti di ricarica veloce, portandoli dai 5.000 circa di oggi, a più di 10.000 in tutto il mondo. “I Supercharger disegnati e costruiti da Tesla ricaricano le nostre automobili in minuti, anziché ore- spiega il coordinatore delle comunicazioni di Tesla, a il Dolomiti – sono sostanzialmente più potenti di qualsiasi altra tecnologia di ricarica ad oggi”. Questo sistema garantisce una carica di metà batteria in 30 minuti.
Molte colonnine sono già presenti sui tratti stradali più frequentati, ma l’obiettivo resta comunque approdare nei centri città, dove gli automobilisti del luogo potranno rifornirsi in modo pratico e veloce. Tesla infatti cerca di venire incontro alle esigenze di tutti i suoi clienti: da chi non ha la possibilità di ricaricare l’auto a casa, a chi ha la necessità di viaggiare molto. L’espansione della rete è pensata proprio per questo, per permettere e dare la serenità al conducente di spostarsi con una buona autonomia e tempi ragionevoli.

Se per i pionieri delle macchine elettriche Tesla, il “pieno” di energia era gratuito, per tutti i nuovi acquirenti verranno erogati ogni anno 400 kWh gratuiti per un’autonomia di circa 1600km. Se si dovesse superare il credito annuo, il viaggiatore dovrà versare circa 0.25 euro per kWh (il costo dipende dalla posizione, dalle condizioni della batteria, dallo stile di guida). Parallelamente ai Supercharger, sono state strette delle collaborazioni con esercizi commerciali come resort, hotel, centri commerciali e ristoranti. In questi luoghi verranno istallate delle colonnine per la ricarica delle auto: verrà replicata così la comodità della ricarica a casa. L’automobilista potrà rabboccare comodamente mentre fa una seduta di shopping, pranza o si rilassa in hotel. Questi esercizi saranno visibili sulla mappa dei navigatori Tesla, che programmano le soste tenendo conto dei punti di ricarica più vicini lungo il percorso.
Entro la fine del 2017 questi punti passeranno da 9.000 a 15.000, con il nome di Destination Charging. La potenza di questa carica è comunque inferiore a quella dei Supercharger: più o meno 74 chilometri di autonomia per ora. Sul territorio italiano i punti attrezzati sono più di 360, e non si esclude che presto altre strutture si lasceranno contagiare da questa iniziativa. “L’Italia è il nostro primo mercato per quanto riguarda i Destination Charging” afferma Tesla che cavalca la cresta dell’onda con molti progetti in ballo. La prossima grande scommessa sta per essere ultimata: si tratta della terza vettura firmata Tesla, la “Model 3”, l’auto decisamente più accessibile in termini di prezzo e pensata proprio con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico e velocizzare il passaggio a mezzi di trasporto puliti.
Lo scoglio più grande (oltre quello delle ricariche) per il cambiamento sembra essere infatti il costo: il prezzo di una Model S parte da 81.400 euro, mentre quello di una Model X da 93.500. Al momento però le altre auto elettriche non paiono reggere il confronto: meno costose sicuramente, ma con meno autonomia e tempi di ricarica più lunghi. Al momento sono stati consegnati più di 200.000 veicoli in tutto il mondo. Tesla è presente principalmente negli Stati Uniti e in Messico, in tutta Europa (in particolare quella continentale), in Oceania, sulla sponda asiatica del Pacifico e in qualche punto in Medio Oriente.