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Il Bubi Merano dice 'basta': la compagine meranese si ritira dal campionato di serie A2 di calcio a 5. 'Decisione assunta per il bene dei nostri tesserati. Andare avanti non era possibile'
Con un comunicato apparso sulla pagina facebook, il sodalizio presieduto da Antonio Calovi chiude la propria avventura: nelle prossime due settimane la compagine meranese avrebbe dovuto sostenere ben 7 gare per rimettersi in pari dopo i tantissimi rinvii dei mesi scorsi. Appuntamento alla prossima stagione, ma in quale categoria?

MERANO. Una decisione forte e definitiva: il Bubi Merano chiude qui la propria travagliatissima stagione. La società giallorossa, realtà storica del panorama del calcio a 5 italiano e regionale, si è chiamata fuori dal campionato di serie A2 di futsal per l'impossibilità di proseguire l'attività secondo quelle che erano le disposizioni da parte della Divisione Calcio a 5, che aveva stilato un calendario dei recuperi assolutamente insostenibile per il club passiriano.
L'annata dei meranesi è stata all'insegna delle difficoltà con il gruppo squadra prima falcidiato dal Covid-19 e poi costretto a fermarsi completamente nel momento in cui il Comune di Merano è stato dichiarato zona "blindatissima" con obbligo di tamponi per chi entrava ed usciva dal territorio comunale e, soprattutto, senza che la Provincia Autonoma di Bolzano riconoscesse l'attività del Bubi Merano come "d'interesse nazionale" e, dunque, meritevole di deroga (che avrebbe permesso di disputare gli allenamenti e le gare ufficiali nel rispetto del protocollo previsto), come, invece, accordato ad altre formazioni di altre discipline che partecipano a campionati nazionali.
Ecco, dunque, che con il passare delle settimane, i recuperi si sono accumulati e, dopo aver sostenuto un vero e proprio tour de force nelle ultime settimane (con tante, troppe difficoltà logistiche per disputare un campionato assolutamente falsato e che comporta anche trasferte in Toscana, Lombardia e Piemonte), la dirigenza bubina ha detto stop. Nei prossimi 15 giorni, infatti, la formazione meranese avrebbe dovuto sostenere la bellezza di 7 partite, scendendo in campo praticamente ogni 48 ore, senza la possibilità di allenarsi e recuperare tra una sfida e l'altra.
Dopo un mese di stop per le sopracitate ordinanze provinciali, il Bubi Merano si è ritrovato con l'organico ridotto quasi all'osso causa infortuni (due giocatori a causa dello scarso allenamento e dei tanti impegni ravvicinati sono incappati in seri infortuni), con l'impossibilità di affrontare le prossime partite con i numeri richiesti dalla categoria, causa impegni lavorativi dei giocatori, che non avrebbero potuto liberarsi per tre volte a settimana.
Da qui la decisione d'interrompere l'attività con comunicazione ufficiale alla Divisione Calcio e a 5 e un post su facebook che ha riscosso tantissime reazioni da parte degli addetti ai lavori, tutti schierati (e non potrebbe essere altrimenti) a fianco del Bubi Merano. La scelta del "patron" Antonio Calovi e della dirigenza meranese è stata coraggiosa ma doverosa. "Con la consapevolezza di aver deciso in piena coscienza per il bene dei propri tesserati - scrive il Club - e con il loro appoggio, ci rivedremo ai nastri di partenza della prossima stagione con nuovi stimoli e nuove energie!"
Appuntamento, dunque, alla prossima stagione, ma in quale categoria? Il Bubi Merano manterrà la serie A2 o, vista la rinuncia, verrà declassato in serie B? Visto il momento particolare la Divisione Calcio a 5 potrebbe "salvare" il club altoatesino (non sappiamo se, in tal senso, il presidente Calovi abbia avuto le rassicurazioni necessarie) anche se, regolamento alla mano, dovrebbe arrivare la retrocessione