Il volley italiano è in lutto per la scomparsa a 52 anni di Michele Pasinato, uno dei magnifici atleti della "Generazione di Fenomeni"
Per 256 volte in carriera ha indossato la maglia della Nazionale, con cui ha vinto trofei su trofei, compreso un titolo Mondiale nel 1998. Un anno e mezzo fa, assieme a Bernardi, Martinelli, Masciarelli, Tofoli e Zorzi, era salito sul palco del Festival dello Sport per raccontare quel meraviglio periodo vissuto negli anni '90

PADOVA. Il mondo del volley italiano è in lutto. E la "Generazione di Fenomeni" perde uno dei suoi figli prediletti, uno di quegli atleti che, per un decennio, ha dominato la pallavolo del pianeta, conquistando titoli su titoli. Michele Pasinato se n'è andato oggi a soli 52 anni, dopo aver combattuto contro una grave malattia.
Per un decennio l' "oppostone" padovano, originario di Cittadella, ha fatto parte di quella straordinaria Nazionale che, plasmata da Julio Velasco, ribaltò gli equilibri del volley mondiale con un unico e solo grande rimpianto: le Olimpiadi. Pasinato era uno di quei giocatori dal braccio pesantissimo, un "contromano" bestiale e, non a caso, detiene tutt'oggi il record di punti segnati nella regular season della massima serie italiana con la bellezza di 7.031 punti in 280 gare disputate. Per media punti è, invece, secondo solamente ad Andrea Zorzi, di cui era il "vice" in maglia azzurra, facendosi sempre trovare pronto quando chiamato in causa.
Per 256 volte in carriera ha indossato la maglia azzurra, con cui ha partecipato anche alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992, quando la Nazionale uscì ai quarti di finale per mano dell'Olanda, ma con cui ha soprattutto vinto il Mondiale a Tokyo nel 1998, gli Europei di Turku (1993) e Atene (1995), centrando anche un secondo (Berlino 1991) e un terzo (Eindhoven 1997) posto, oltre a sei successi nella World League (1990, 1991, 1992, 1994, 1995 e 1997), uno in Coppa del Mondo (Giappone 1995), uno nella Gran Champions Cup Fivb (Tokyo 1993), uno nel World Top Four Fivb (Osaka 1994) e uno nel World Super Six Fivb (Tokyo 1996).
A livello di club nella sua bacheca c'è "solamente" una Coppa Cev conquistata nel 1994 con il Petrarca Padova, ma per un semplice motivo: Pasinato, nel corso della sua carriera, ha sempre militato in formazioni cosiddette "minori", pur essendo un giocatore di livello internazionale. Cresciuto nel Petrarca Padova, per 7 anni (dal 1987 al 1994), vestì il bianconero del club della sua città, prima di un trienno alla Gabeca Montichiari e una stagione a Roma. Chiuse la sua carriera a Padova, dove disputò altri tre tornei di serie A prima di appendere le ginocchiere al chiodo all'età di 32 anni.
Un anno e mezzo fa, ad ottobre 2019, fu protagonista al "Festival dello Sport" di Trento assieme ad Lorenzo Bernardi, Marco Martinelli, Roberto Masciarelli, Paolo Tofoli e Andrea Zorzi per raccontare al pubblico presente cosa è stata veramente la "Generazione di Fenomeni".
Oggi il volley italiano è decisamente più povero, perché uno di quegli straordinari atleti, che ha fatto appassionare al volley un popolo intero, non c'è più.