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Aquila, prima sconfitta in Eurocup: "Le palle perse ci hanno influenzato. Spagnolo? Deve ritrovare il ritmo, quei tiri un domani entreranno"

Le parole di coach Molin dopo la sconfitta contro Patrasso all'esordio in Eurocup

Di Federico Holneider - 12 October 2022 - 22:21

 

TRENTO. L’Aquila parte da subito con il freno a mano tirato subendo un parziale di 11-0 nel primo quarto, frutto anche della scarsa efficienza offensiva. Sullo scadere del primo fa il suo esordio stagionale Matteo Spagnolo, ma senza riuscire a incidere, ancora lontano dalla condizione fisica ottimale. I trentini non riescono proprio a costruire né tantomeno finalizzare e allora i ragazzi del Patrasso ne approfittano andando a riposo con il tabellino che segna 29-43. Il rientro sul parquet non cambia il filone della partita, tanto che la tripla con fallo presa da Simpson sembra spezzare le gambe ai bianconeri. I ragazzi di coach Molin non cedono e provano a riportarsi a -11 prima del buzzer-beater di Mouratos che chiude il terzo quarto sul 55-69. Ogni successivo tentativo di accorciare le distanze viene prontamente pareggiato dagli avversari e l’Aquila torna a casa con la prima sconfitta in Eurocup con il risultato finale di 76-89. 

 

“Congratulazioni a Patrasso per la vittoria perché hanno giocato un basket consistente per 40’ minuti”, commenta a fine gare coach Lele Molin, “le palle perse ci hanno influenzato, nella prima parte siamo stati troppo distratti difensivamente”.

 

Bene Conti che chiude la partita con 13 punti, di cui 8 nell’ultimo quarto: “Sono contento che abbia fatto bene in attacco - continua Molin - e mi aspetto possa fare questo con continuità. Sicuramente Luca ha fatto una seconda parte in cui il Promitheas cercava di coprire i nostri terminali offensivi più importanti e ha goduto di maggiori libertà. Non sono sorpreso di quanto ha fatto vedere, ma mi dispiace che il suo contributo non sia stato utile per il risultato finale”.

 

Su Spagnolo (1/7 al tiro), uscito visibilmente nervoso verso sé stesso, commenta: “Matteo è un mese che non gioca e si è visto. Non tanto perché non fosse pronto, ma gli mancava proprio il feeling con il ritmo della partita e la fiducia nel saltare l’uomo. Ha sbagliato un paio di tiri molto facili e ha subito anche alcuni mismatch fisici. Purtroppo per noi la sua è stata una partita di introduzione. Cosa gli ho detto quando è uscito innervosito? Era dispiaciuto perché aveva sbagliato dei tiri clamorosamente solo, ma è normale. È rientrato in squadra martedì, prima era completamente fuori dal 5 contro 5. Già nella  seconda parte ha giocato maggiormente con il piglio giusto. Gli ho detto di avere maggiore fiducia in quello che aveva fatto perché quei tiri domani entreranno”.

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