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Basket Serie A, Trento soffre e fa soffrire. A Sassari è mezzogiorno di fuoco. LA CRONACA
In cerca di riscatto dopo una deludente serie di sconfitte Sassari dà del filo da torcere ai trentini, che soffrono e inseguono per 40 minuti. Non è però una storia a lieto fine come quella con Varese: stavolta i bianconeri sono costretti ad alzare bandiera bianca

SASSARI. Partenza bruciante della Dinamo in questo mezzogiorno di fuoco. I padroni di casa confermano le aspettative di Molin (Qui articolo) scendendo in campo con tanta grinta, decisi a riscattarsi dopo le ultime delusioni. I bianconeri invece sono troppo morbidi nei primi minuti e subiscono un parziale di 11-0 che li lascia a -9 e costringe Molin al timeout. Le parole del coach sembrano non avere effetto sugli aquilotti, che continuano a scivolare, arrivando anche a -16. Funziona invece il cambio: mettendo in cabina di regia il duo Forray-Spagnolo, l’Aquila ritrova continuità, infliggendo ai padroni di casa un controparziale di 9-0 alla fine del primo quarto (24-17).
Continua il parziale bianconero a inizio secondo periodo, con i trentini che ne mettono subito altri 4, portandosi a un solo possesso di distanza da Sassari (24-21). Coach Bucchi riorganizza i suoi e ottiene subito l’effetto sperato, tornando in doppia cifra di vantaggio dopo pochi minuti di gioco. Più volte i trentini cercano di riaccorciare le distanze, sia con i tiri di Atkins sotto canestro, sia con exploit individuali dei soliti Spagnolo e Flaccadori. Non raggiungono però l’obiettivo prefissatosi, venendo sempre ricacciati indietro, soprattutto dopo l’entrata in campo di Onuaku, che spadroneggia sotto i tabelloni e regala ai suoi il +11 con cui si chiude la prima metà di gioco (45-34).
La pausa lunga sembra fare bene ai trentini, che tornano in campo con forza e fanno subito 5-0. Non si fa spaventare Sassari e tra Jones e Bendzius rimette 10 lunghezze tra sé e gli ospiti. Attacco dopo attacco i bianconeri si avvicinano ai padroni di casa solo per essere puntualmente respinti e tornare in doppia cifra di svantaggio. La Dolomiti Energia però è abituata a soffrire e ostinatamente continua a battere colpo su colpo, venendo premiata sul finale, quando riesce a concludere il quarto a soli 6 punti dai padroni di casa (63-57).
Un ottimo Crawford rilancia i trentini a -4 nei primi minuti dell’ultimo periodo. Kruslin cerca di vanificare gli sforzi dei bianconeri con una tripla, ma questi non demordono e con un parziale di 5-0 firmato quasi tutto da Atkins, si portano a sole due lunghezze dalla Dinamo, che con soli 3 minuti da giocare sente la pressione. I sardi tirano un sospiro di sollievo quando Diop schiaccia il nuovo +7, regalando a Sassari un po’ di spazio di manovra. Lo 0 su 2 di Flaccadori a un minuto dalla fine sa di condanna e così è: l’Aquila cerca il miracolo, ma non viene esaudita e Sassari si aggiudica la vittoria (81-76).
BANCO DI SARDEGNA SASSARI – DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 81-76
(24-17; 21-17; 18-23; 18-19)
BANCO DI SARDEGNA SASSARI. Jones 15, Robinson 10, Kruslin 7, Gandini, Devecchi, Chessa, Bendzius 13, Gentile 7, Raspino, Diop 12, Onuaku 11, Nikolic 6. Allenatore: Piero Bucchi.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO. Conti 5, Spagnolo 5, Forray 2, Flaccadori 10, Udom 7, Dell’Anna, Crawford 14, Grazulis 4, Atkins 22, Lockett 7. Allenatore: Emanuele Molin.