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La tappa regina del Giro d'Italia è di Buitrago. Il gallese Thomas conserva la maglia rosa sul traguardo delle Tre Cime di Lavaredo
Prima del via il Giro d'Italia ha commemorato le vittime del disastro del Vajont, quest'anno ricorre il 60esimo dalla tragedia

BELLUNO. Il giorno delle Tre Cime di Lavaredo, una tappa durissima che non ha tradito le attese, una frazione vinta dal colombiano Santiago Buitrago (l'anno scorso vittorioso a Lavarone) in una grande cornice di pubblico. Una sfida tra big con Thomas, Almeida e Roglic che si sono marcati per cercare quegli scatti in grado di fare la differenza in una classifica cortissima. Il gallese dell'Ineos ha conservato la maglia rosa.

Prima del via della 19esima tappa, quella regina sulle strade delle Dolomiti, Mauro Vegni, direttore del Giro d'Italia, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Roberto Pedrin, sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Mariano Savastano, prefetto di Belluno, e Vincenzo Nibali, hanno partecipato alla commemorazione delle vittime del disastro del Vajont nell'anno del 60esimo anniversario da quella terribile notte, il 9 ottobre 1963.

Si è partiti da Longarone per 183 chilometri con 5.500 metri di dislivello e cinque Gpm: passo Campolongo, passo Valparola, passo Giau e passo Tre Croci prima dell'ascesa finale a cime Coppi al cospetto delle Tre Cime di Lavarone con il traguardo al Rifugio Auronzo.

Domani, sabato 27 maggio, la cronoscalata Tarvisio - Monte Lussari di 18 chilometri, poi la passerella a Roma a chiudere l'edizione numero 106 del Giro d'Italia.