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"Crisi idrica? Non per la pista da bob a Cortina", Europa Verde: "Verranno utilizzati 22 milioni di litri d'acqua all'anno solo per ghiaccio e raffreddamento"

Secondo la consigliera Cristina Guarda, "di fronte agli sforzi che ci attendono a causa della siccità, non è accettabile che Regione, Coni e Governo spingano per opere consumatrici seriali di risorse idriche. Perché far chiudere i rubinetti ai cittadini mentre le istituzioni non fanno lo stesso?"

Di S.D.P. - 06 aprile 2023 - 18:21

VENEZIA. Per il mantenimento della pista da bob di Cortina (ghiaccio e raffreddamento) serviranno 22 milioni di litri d'acqua all'anno, peraltro in tempi di crisi idrica. Lo conferma la consigliera regionale Cristina Guarda (Europa Verde) che sottolinea: "Di fronte agli sforzi che ci attendono a causa della siccità, non è accettabile che Regione, il Coni e il Governo spingano per opere consumatrici seriali di risorse idriche, sia per la loro costruzione che per mantenerle in vita".

 

A ritenersi contrari alla nuova costruzione di una nuova pista da bob per i Giochi Olimpici Invernali 2026, anche il Comitato Olimpico Internazionale (Cio), che ha recentemente informato la Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi (Cipra), proponendo un'alternativa: "La nostra posizione è che non sia necessario costruire nuove piste di bob nell’ambito di un progetto di Giochi olimpici invernali e che dovrebbe essere utilizzata una struttura esistente nella regione o in un altro Paese" (QUI ARTICOLO).

 

"Anche il Cio ribadisce il proprio no a una nuova pista da bob - ricorda Guarda attraverso un post pubblicato sui social - consigliando di andare in altro sito esistente e funzionante, come da sempre sosteniamo io e tanti gruppi locali e non. I fattori centrali di questa opposizione sono i costi che ammontano a circa 100 milioni di euro, e l'impatto dell'opera, anche per la futura gestione, che declasserebbero a 'insostenibili' quelle Olimpiadi che avrebbero dovuto riusare, risparmiare e rispettare terra e gente, senza danni economici e ambientali", fa notare la consigliera.

 

Secondo Guarda, visti i costi ma anche l'impiego esorbitante di acqua, "è evidente che la crisi idrica non interessi la pista da bob di Cortina, per la quale servirebbero 22 milioni di litri di acqua potabile all'anno solo per ghiaccio e raffreddamento, compreso lo sfruttamento di acque (potabili) mentre a tutti noi gente comune viene richiesto un razionamento, specie a settori strategici come l'agricoltura". 

 

"Dobbiamo definire delle priorità e lo dobbiamo fare noi cittadini - conclude - senza abbassare la testa a chiudere il rubinetto per poi lasciare che le istituzioni non facciano lo stesso. E un'opera energivora che (sappiamo già) sarà pure in perdita economica costante, non è affatto una priorità".

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