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“L'Alta velocità strategica per il Trentino”, una mostra alle Gallerie di Piedicastello per il 150° dalla costruzione della Ferrovia del Brennero

Inaugurata alle Gallerie di Piedicastello la mostra nella 'Galleria Bianca'. Gilmozzi: "La mostra racconta la storia di un processo di modernizzazione straordinario, sviluppato attraverso tre secoli. Da un’economa dei trasporti fondata sui cavalli, la mostra ci porta ai giorni nostri, caratterizzati dalla sfida dell’Alta Velocità”

 

Pubblicato il - 12 April 2018 - 12:24

TRENTO. “Il Tunnel del Brennero è un’opportunità per collegare in tempi molto più rapidi territori oggi relativamente distanti, quali Monaco e Verona. Tutti noi siamo dunque chiamati a cogliere opportunità inedite e ancora oggi sottovalutate. La Ferrovia del Brennero di domani sarà un volano per una nuova stagione di sviluppo del nostro territorio".

 

La pensa così l'assessore ai lavori pubblici Mauro Gilmozzi che giovedì 12 aprile ha inaugurato la mostra dedicata ai 150 anni della costruzione della Ferrovia del Brennero. "L’alta velocità, oltre a risolvere il transito dei mezzi pensanti lungo la valle dell’Adige, aprirà il territorio a un bacino di utenti, dalla Germania del Sud e al Nord Italia, popolato da milioni di persone. Senza ferrovia - ha concluso Gilmozzi - il futuro sarebbe più povero”.

 

Nel 150° anniversario della costruzione, Trento ospita infatti una mostra allestita dalla Fondazione Museo storico del Trentino presso la Galleria Bianca di Piedicastello. L’esposizione è un viaggio dal 1867 ai tempi nostri sull’impatto della grande opera e sugli sviluppi della ferrovia in Trentino Alto Adige.

 

“Oggi - ha affermato l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi - siamo nel secolo del limite dello sviluppo basato sulla gomma, il treno torna a essere una infrastruttura utile, strategica e sostenibile per l’integrazione europea. Nella nuova concezione di trasporti, con la volontà diffusa di un riequilibrio tra mobilità privata e pubblica, il treno sta ritornando d’attualità perché considerato come mezzo sostenibile per lo sviluppo del trasporto, non solo di merci ma anche di persone”.

 

L’esposizione - come hanno spiegato il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi e il curatore dell’adattamento trentino della mostra, Alessandro de Bertolini - intende perseguire una duplice finalità: rafforzare i rapporti con le istituzioni culturali della provincia di Bolzano per la narrazione di un passato che interessa vicende storiche comuni, come quelle legate alla costruzione della ferrovia nel tratto da Verona a Innsbruck.

 

Dall’altro, riflettere su un tema attuale, quale è lo sviluppo delle vie di comunicazione in area regionale nel corso del ultimi due secoli, in un momento di grandi cambiamenti, mentre sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo collegamento attraverso le Alpi con la Galleria di Base del Brennero”. All’inaugurazione era presente anche Ezio Facchin, commissario straordinario del Corridoio del Brennero
 

“La mostra dedicata alla Ferrovia del Brennero - ha esordito l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi - racconta la storia di un processo di modernizzazione straordinario, sviluppato attraverso tre secoli. Da un’economa dei trasporti fondata sui cavalli, la mostra ci porta ai giorni nostri, caratterizzati dalla sfida dell’Alta Velocità”. 

 

Il processo di modernizzazione è stato interpretato anche da personaggi visionari come l’allora sindaco di Trento, Paolo Oss Mazzurana o l’ingegnere Luigi Negrelli: “Grazie alla loro visione - ha ricordato Gilmozzi - è stato possibile costruire un futuro che vedeva nei treni un elemento di sviluppo perché garantiva collegamenti rapidi e sicuri”. La centralità della ferrovia fu superata di lì a pochi anni dalle divisioni e dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale e dal successivo sviluppo basato - almeno in Italia - non su rotaia ma su gomma e quindi le autostrade.

 

La mostra.

Il 24 agosto del 1867 si conclusero i lavori della costruzione della Ferrovia del Brennero con l’apertura dell’ultimo tratto Bolzano-Innsbruck. La costruzione della Ferrovia Brennero, uno dei grandi nodi del sistema viabilistico europeo, segnò una svolta nella storia delle vie di comunicazione e produsse importanti conseguenze nello sviluppo economico, commerciale e turistico del territorio del Tirolo, dell'Alto Adige, del Trentino e del Veneto.

 

A 150 anni di distanza da quegli eventi, la mostra «150 anni. Ferrovia del Brennero» racconta questa storia dalle origini fino agli scenari più recenti. Tra le principali tematiche affrontate: l’avvio della rotaia; ferrovie e turismo, ferrovie architettura e sviluppo urbano; ferrovie di guerra; ferrovie ed economia; ferrovie e servizi; ferrovie ed arte; ferrovie del futuro. 

 

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