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Arrivano le 'ferie solidali'. I giorni non goduti regalati a chi ne ha più bisogno. La proposta di Chiara Avanzo sarà discussa dal Consiglio
Il testo della legge è stato discusso e approvato all'unanimità dalla Prima commissione guidata da Mattia Civico. Qualche dubbio è stato però sollevato dai sindacati

TRENTO. Passa in Commissione la proposta della consigliera Chiara Avanzo: le ferie non godute dei dipendenti provinciali possono essere 'regalate' a chi ne ha più bisogno. Una norma contenuta nella proposta di legge che ora andrà in aula del Consiglio provinciale per essere discussa.
Si chiamano "Ferie solidali", e l'idea è piaciuta a tutti i commissari che hanno deciso di votarla all'unanimità. Qualche dubbio è stato però sollevato dai sindacati, intervenuti nel corso della riunione della Prima Commissione guidata da Mattia Civico.
Giuseppe Pallanch della Cisl ha osservato che aldilà della misura che lo trova certamente d’accordo, "ma la questione andrebbe affrontata nel momento della contrattazione". Per Marcella Tomasi della Uil, va bene la cessione delle ferie ma non quella dei riposi "perché questi sono necessari al recupero psicofisico dell’attività lavorativa".
Per Stefano Galvagni della Cgil "questo istituto deve essere qualcosa di aggiuntivo e dovrà essere ben disciplinato e discusso in sede di contrattazione. I lavoratori, inoltre, devono essere anonimi per non creare situazioni spiacevoli o forzature".
Per Marcello Mazzucchi (Dirpat) "questa è una norma molto positiva perché educa alla cultura della solidarietà e della generosità e migliora il clima nell’ambito degli uffici". Alle audizioni sono stati sentiti anche i vertici degli enti pubblici. Per l’Apss è intervenuto Luca Gherardini: "Il problema delle ferie non fruite esiste eccome e ben venga uno strumento che lo affronti".
Per Upipa sono intervenuti il presidente Moreno Broggi e il direttore Massimo Giordani. Quest’ultimo ha definito il disegno di legge apprezzabile anche se non è a suo avviso strettamente necessario dare una copertura normativa alla materia che dovrebbe comunque trovare un’armonizzazione a livello provinciale e regionale.
"Sopratutto per alcuni enti come i piccoli comuni - ha spiegato Giordani - sarebbe interessante ed opportuno che le ferie solidali potessero essere gestite anche a livello interaziendale, per garantire una fruizione più estesa, ferma restando l’idea che è importante che la norma dia copertura legislativa alla contrattazione, senza però imporre nulla".
Il direttore della Fondazione Edmund Mach Sergio Menapace ha dichiarato di aver già previsto in sede di contrattazione sindacale questa proposta, che è dunque del tutto condivisibile. "Stiamo però valutando anche con la Fondazione Bruno Kessler - ha spiegato - una valorizzazione delle ferie, compensando le giornate in base ai livelli e attribuendovi più o meno valore".