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Aveva preso a bottigliate in faccia una donna, arrestato dalla polizia

La donna aveva tracciato l'identikit dell'aggressore e la polizia era riuscito a rintracciarlo in poche ore. Indagato per rapina aggravata, lesioni personali e furto aggravato è stato arrestato. Salvatore Ascione: "La collaborazione dei cittadini è il primo presidio della sicurezza partecipata"

Pubblicato il - 29 giugno 2018 - 12:07

TRENTO. E' stato arrestato l'uomo che aveva aggredito la donna in Cristo Re. I fatti sono avvenuti martedì 19 giugno. Il malvivente si è avvicinato a una donna che aveva appoggiato la propria borsetta all'interno della vettura parcheggiata, quindi l'aveva aggredita a colpi di bottiglia in faccia.

 

La donna si era ferita allo zigomo e aveva riportato diversi tagli, oltre a rimanere profondamente scioccata e atterrita per l'accaduto. La vittima però aveva mantenuto sangue freddo per riuscire a dare precise indicazioni sull'uomo che l'aveva aggredita. Un identikit preciso per dare il via alle ricerche. 

 

Alcune veloci indagini avevano inoltre mostrato che qualche attimo prima l'uomo si era esibito in un furto all'hotel Everest. Le forze dell'ordine si sono subito messi sulle tracce dell'aggressore, scappato in bicicletta, per setacciare le zone tra piazza Dante, la ferrovia Trento-Malè e il centro cittadino.

 

L'uomo, un tossicodipendente di 49 anni già noto alle forze dell'ordine, era già stato rintracciato intorno alle 22 in pieno centro (Qui articolo). 

 

Le successive indagini avevano permesso di ricostruire le sue ultime ore e soprattutto di accertare che l’uomo, qualche attimo prima della rapina, aveva consumato un furto all’Hotel Everest immortalato dalle telecamere di sorveglianza, poco distante da via Cardinal Morone dove è avvenuta l'aggressione.

 

 

L’autore del gesto è stato indagato a piede a libero per rapina aggravata, lesioni personali e furto aggravato. Nei giorni successivi, il quadro si è ulteriormente arricchito di altri elementi che hanno permesso a Pasquale Profiti, sostituto procuratore della Repubblica, di chiedere e ottenere dalla Gip Miori la misura della custodia cautelare.

 

La polizia è quindi entrata nuovamente in azione martedì 26 giugno per arrestare il 49enne. "Appare estremamente importante - commenta Salvatore Ascione, capo della squadra mobile e vice questore - la celerità dell’intervento da parte di tutti gli attori della sicurezza e la collaborazione dei cittadini, che sono il primo presidio della sicurezza partecipata. L’ episodio rappresenta, pur nella sua gravità, l’ottimo rapporto della cittadinanza con la polizia, elemento questo che ha permesso agli investigatori di individuare e fermare in brevissimo tempo l’autore di un così grave delitto, restituendo alla collettività la giusta sicurezza".

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