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Legge orsi e lupi, Patt e centrodestra pronti a premere il grilletto, il Pd verso l'astensione: ''E' legittimo?''
I dubbi sulla costituzionalità sono forti in quanto sarebbe servita una norma di attuazione, quindi la legge non avrebbe un sostegno giuridico. Patt e centrodestra però premono e oggi dovrebbe arrivare il via libera

TRENTO. Il disegno di legge 230, quello che prevede l'abbattimento di orsi e lupi problematici, è in dirittura d'arrivo. La votazione e il conseguente semaforo verde dovrebbe registrarsi per oggi. Un via libera delicato, in quanto la Provincia non avrebbe la competenza per un dispositivo di questo tipo: il rischio concreto è il ricorso del governo contro il provvedimento.
La recente sentenza storica ai danni di Durnwalder e del suo dirigente, condannati a pagare 1 milione di euro per i decreti sull'uccisione di animali selvatici (Qui articolo), pesa e dovrebbe indurre alla cautela, ma non sembra questo il caso. La Provincia sembra intenzionata a procedere, andare avanti. Le elezioni sono troppo vicine, si va a caccia di consensi.
Quello che emerge nelle discussioni in Consiglio è ancora un fronte "compatto" Patt e centrodestra per portare a casa la partita. Il Partito democratico sembra invece intenzionato a astenersi: i dubbi non sono tanto sulla legge, quanto sulla sua legittimità. Una domanda centrale, alla quale però non è riuscito a rispondere nessuno, nemmeno in terza commissione.
Nella mattinata di ieri Lega, Agire e Forza Italia avevano promesso un po' di ostruzionismo, un ginepraio di emendamenti per arrivare a inserire nella legge solo un punto: la tempestiva comunicazione ai sindaci di eventuali razzie e casi problematici nelle aree d'ambito. L'assessore Michele Dallapiccola li accontenta e gli emendamenti finiscono prontamente sotto il tappeto. Tutti contenti.
Repetita iuvant e la consigliera targata Pd, Lucia Maestri, ribadisce quanto sollevato in sede di terza commissione, non si entra nel merito sull'opportunità di abbattere orsi e lupi, ma sulla costituzionalità. I dubbi sono forti in quanto sarebbe servita una norma di attuazione, quindi la legge non avrebbe un sostegno giuridico. Resta ancora delusa, i dem in linea teorica sono pronti a astenersi.
Nessuna spaccatura, ci tengono tutti a specificare, ma intanto il Patt intende forzare e fare un passettino più a destra per aggiustare la mira e centrare il mirino.
Un dispositivo che prevede ''misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori ai fini della tutela del sistema alpiculturale provinciale''. E, ovviamente, in questo decreto c'è la tanto agognata, dall'assessorato all'agricoltura e all'ambiente, quantomeno negli ultimi tempi, possibilità di abbattimento di alcuni esemplari di ''ursus arctos e canis lupus''. Meglio, si prevede "il prelievo, la cattura o l'uccisione".
L'assessore ovviamente difende la legge e ci mancherebbe, prova anche a rassicurare gli animalisti. Ma la legittimità della legge potrebbe non essere un optional.