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Maxi operazione dei carabinieri, 48 condanne per un totale di quasi due secoli di reclusione

Le indagini avevano individuato tre associazioni criminali che smerciavano hashish, marijuana e cocaina, soprattutto nell'area di Trento Nord. Sequestrati anche un veicolo, oltre dieci mila euro e tre pistole. Cinque persone condannate per sequestro di persona

Pubblicato il - 23 April 2018 - 19:34

TRENTO. Quasi due secoli di condanna, 175 anni di reclusione per i 48 imputati dopo la massiccia attività antidroga messa in atto dal Nucelo investigativo provinciale dei carabinieri e arrivata ai primi arresti nel giugno scorso (Qui articolo) dopo le ordinanze emesse dal gip La Ganga su richiesta del pubblico ministero Ognibene della Procura di Trento.

 

L'operazione 'Tavoletta' (quella dell'acceleratore, per significare la velocità delle indagini) aveva evidenziato l'esistenza di tre distinte associazioni che operavano sul territorio trentino e nel Nord Italia nello spaccio di sostanze stupefacenti. Tre nuclei divisi per etnie, ma integrati tra loro in modo da assicurare la copertura di tutta la piazza trentina: un nucleo italiano, un nucleo romeno-albanese e quello composto da nordafricani

 

Un’attività di indagine in grado di impegnare per oltre un anno i militari del Nucleo investigativo, ai quali si sono aggiunti i carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana: le tre associazioni criminali smerciavano hashish, marijuana e cocaina, soprattutto nell'area di Trento Nord, nei pressi di diversi locali pubblici della città. Le sostanze stupefacenti sequestrate nell'arco dell'attività erano di 7 chili di hashish, 5 chili di marijuana, 2 chili di cocaina

 

Oggi l'operazione 'Tavoletta' ha visto chiudere la fase processuale davanti al Giudice dell’udienza preliminare di Trento, il dottor Cuccaro: ventidue dei quarantotto imputati hanno scelto il rito abbreviato, mentre i restanti hanno patteggiato le loro pene per un totale di 175 anni di reclusione.  

 

Cinque imputati sono stati inoltre condannati per sequestro di persona: il 23 settembre scorso a Levico avevano privato della libertà personale un imputato e si erano fatti consegnare 7 mila euro per la liberazione, quale controvalore di una partita di droga che alla vittima sarebbero stati sottratti da ignoti.

 

Lo stupefacente sequestrato nell’arco dell’attività è stato completamente confiscato e distrutto. Confisca che ha colpito anche altri oggetti di rilievo sequestrati dall’Arma nel corso dell’operazione, cioè un veicolo utilizzato da un imputato per il trasporto della droga da e per Trento, ora assegnato ai carabinieri. A questo si aggiungono quasi 10.500 euro quale provento dei traffici illeciti e tre pistole con le relative munizioni.

 

L'indagine coordinata da Trento si era diramata anche fuori provincia per toccare anche Verona, Bergamo e Milano. Il gip, nell'ordinanza, ha motivato i mandati di arresto con queste parole: "Sussistono a carico di tutti gli indagati appartenenti alle tre organizzazioni criminali gravi e concreti rischi di recidiva specifica. Quasi tutti gli indagati - scriveva La Ganga - si sono dedicati professionalmente al traffico di droga traendo da esso e solo da esso le fonti dei propri redditi".

 

Il gruppo degli italiani aveva il compito del tramite e del coordinamento delle altre due associazioni. Tra le persone raggiunte da provvedimento di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti anche Maurizio Agostini, ex consigliere circoscrizionale della Lega Nord, fermato nel febbraio scorso con tre etti di cocaina.

 

"Questa sentenza - spiegano i carabinieri - è un un altro segnale forte: la risposta della Giustizia è stata pronta e determinata, così come l’impegno dell’Arma del Trentino in termini di pronta repressione alle organizzazioni dedite al traffico di droga".

 

 

 

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