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Nuova ciclopedonale a Piedicastello, un ''ferro di cavallo'' che non serve a nessuno
Appena terminata, è un discutibile prolungamento di un tratto già esistente. Porta solo alla tangenziale, dove le biciclette sono però vietate

TRENTO. I lavori stradali nel quartiere di Piedicastello sono da poco terminati e salta subito all'occhio il nuovo percorso ciclopedonale. Infatti vicino a dove è stata rifatta la rotatoria, dopo il ponte di San Lorenzo, si è provveduto a costruire, su entrambi i lati della carreggiata, un percorso ciclopedonale lungo 50 metri che forma una sorta di ''ferro di cavallo'' che non porta in nessun luogo ed è anticipato, all'inizio, da un attraversamento ciclopedonale che lo bypassa.

Il tratto di strada per pedoni e ciclisti, infatti, era già presente seppur inframezzato da un attraversamento quindi non si capisce il senso di questo ulteriore lotto tra l'altro alla luce del fatto che, tecnicamente, il percorso ciclabile si interrompe proprio sul ponte di San Lorenzo.

Quindi, mentre a Povo e Villazzano è necessaria una petizione popolare per richiedere al comune una ciclopedonale che colleghi i due sobborghi, a Piedicastello se n'è costruita una dalla dubbia funzionalità e che peraltro porta in direzione della tangenziale.
Le corsie dedicate alle biciclette hanno senso se sono collegate tra loro, se portano in direzioni che poi si snodano in altre strade percorribili. Ma è vietato andare in bicicletta in tangenziale e lì, oltre alla tangenziale, c'è ben poco.