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Ospedale "Villa Rosa", danni per 216 mila euro. La Corte dei conti chiede a 10 persone di risarcire
E' stata chiusa l'inchiesta che riguarda i pavimenti scivolosi. Sono stati chiamati a rispondere del danno erariale, a vario titolo, persone dell'Azienda sanitaria e della Pat

TRENTO. La Corte dei conti ha chiuso l'inchiesta sul caso Villa Rosa di Pergine che riguardava i pavimenti troppo scivolosi. Un problema che, per risolverlo, aveva costretto ad effettuare dei lavori per aumentare il coefficiente di attrito della pavimentazione interna della struttura ospedaliera. Il tutto creando un danno erariale di circa 216 mila euro.
In questi giorni, a seguito delle indagini, la Corte dei conti di Trento ha presentato il conto. Sono 10 le persone citate a giudizio tra personale della Provincia, dell'Azienda Sanitaria e ovviamente il direttore dei lavori.
Al momento siamo di fronte a delle ipotesi di accusa che dovranno essere discusse davanti ai giudici nell'estate del 2019.
Il conto più pesante va all'ingegner Alessandro Zanoni, dirigente del progetto speciali grandi opere della Pat. Lui dovrebbe rispondere del 47% del danno erariale rilevato. Poi c'è il direttore dei lavori, Bruno Moratelli per il 27% del danno poi con percentuali inferiori ci sono Stefano Zanghellini, Marco Osler e Enzo Fedrizzi dipendenti dell'Azinda Sanitaria, Roberto Zanini, Paolo Mezzena, Paola Bonetti e Maurizio Biotti della Pat.
La questione, come già detto, è relativa ad un danno erariale derivante dai lavori per aumentare il coefficiente di attrito della pavimentazione interna della struttura ospedaliera, pur essendo stata la stessa edificata ex novo, con lavori terminati nel 2013.
Il rispetto dei coefficienti di attrito normativamente previsti, alla luce della recente edificazione, avrebbe dovuto essere pienamente garantito, senza necessità di eseguire ulteriori interventi a pochi anni di distanza.
Il danno contestato è pari all’intera spesa sostenuta dall’Apss per il trattamento antiscivolo, pari a circa 215 mila e 900 euro.