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Percepivano disoccupazione e aiuti provinciali, ma erano all'estero da anni
Il figlio lavorava in Germania, mentre i genitori erano tornati in Albania. Truffa da tredicimila euro. Dovranno restituire i soldi e rischiano da 1 a 6 anni di reclusione

SELLA GIUDICARIE. Il figlio continuava a percepire la disoccupazione, mentre i genitori un assegno sociale. Questo nonostante il primo avesse trovato un'occupazione in Germania, mentre padre e madre vivessero stabilmente in Albania.
Nei guai un 40enne cittadino italiano di origine albanese e i genitori di 80 e 79 anni, cittadini albanesi, segnalati alla procura di Trento per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il capofamiglia si è da tempo a lavorare in Germania, ma continuava a percepire da Inps e Provincia erogazioni pubbliche come disoccupato per oltre 5 mila euro nel corso del 2017.
I genitori, invece, sono rientrati in patria e percepiscono ancora circa 7 mila euro all'anno di assegno sociale.
Le indagini della polizia locale della Valle del Chiese con il supporto dei colleghi della polizia locale delle Giudicarie hanno preso il via dopo una segnalazione di Itea, che non riusciva a contattare l'inquilino dell'appartamento in Sella Giudicarie, apparentemente lasciato libero senza però la restituzione dell'immobile.
Le puntuali verifiche hanno prima consentito all'Itea di rientrare in possesso dell’appartamento per la riassegnazione, mentre gli accertamenti presso gli uffici degli enti pubblici hanno permesso di far emergere la truffa, cioè l'omissione di informare il Comune di residenza dell'avvenuto trasferimento all'estero.
Tutti i componenti del nucleo familiare sono stati cancellati dall’anagrafe del Comune di Sella Giudicarie, mentre gli enti pubblici hanno provveduto a interrompere le erogazioni: i tre denunciati dovranno restituire l’indebito e rischiano inoltre una condanna alla reclusione da 1 a 6 anni.