Tribunale off-limits per il processo agli anarchici. L'avvocato Canestrini: ''Sconcertante, le udienze segrete sono vietate''
Il processo è a carico di 86 manifestanti che dovranno rispondere di adunata sediziosa, interruzione di pubblico servizio, travisamento e porto d'armi impropria. Imponenti misure di sicurezza e interdetta al pubblico tutta l'area centrale del Tribunale

BOLZANO. Il processo di primo grado a carico di 86 manifestanti – di cui 7 di cittadinanza tedesca e austriaca – è iniziato formalmente lo scorso 23 maggio. Gli imputati, non presenti in aula, dovranno rispondere a quattro capi d'accusa "minori": adunata sediziosa, interruzione di pubblico servizio, travisamento e porto d'armi impropria.
L'udienza è stato rinviata al 12 ottobre, ma le imponenti misure di sicurezza nei pressi del Tribunale di Bolzano non sono certo passate inosservate, con la chiusura dei parcheggi e l'istituzione di una deviazione al traffico cittadino.
Non solo: al pubblico risultava completamente interdetta tutta l'area centrale del Tribunale – dove è collocata l'aula di corte d'assise nella quale si tengono le udienze del processo – alla quale potevano accedere solo gli avvocati difensori, non i colleghi estranei.
L'avvocato roveretano Nicola Canestrini, referente della rete Fair Trials per l’Italia, punta il dito contro una circolare definita “sconcertante”, sottoscritta lo scorso 18 maggio dal Procuratore della Repubblica Giancarlo Bramante e dalla Presidente del Tribunale Elsa Vesco.
“Le udienze segrete sono incompatibili con il nostro ordinamento democratico e con lo Stato di diritto” denuncia Canestrini: “Viene a mancare il controllo della pubblica opinione su tutte le manifestazioni della sovranità popolare, tra le quali l’amministrazione della giustizia penale spicca per importanza, riguardando la libertà personale”.