Violenza sessuale, condannato un padre che ha abusato della figlia di 13 anni
Aveva aspettato che la madre uscisse di casa, minacciando la propria figlia con un coltello alla gola. Sei anni e 4 mesi

ROVERETO. Sei anni e 4 mesi di reclusione, così ha deciso il giudice che ha inflitto questa pena a un padre che ha usato violenza sessuale sulla figlia 13enne. L'avrebbe costretta a un rapporto, anche se non consumato completamente, puntandole un coltello alla gola.
I fatti risalgono al 21 luglio dello scorso anno. La madre uscì, rimasero in casa solo padre e figlia, e in questa occasione avvenne la violenza. Dopo aver consumato il terribile atto con la propria figlia, l'uomo obbligo la ragazzina a pulire slip e pantaloncini, per evitare che fossero poi rinvenute le tracce biologiche sugli indumenti.
Servì a poco, perché gli inquirenti riuscirono a rinvenirle e ad accusare il padre del più atroce delitto, violenza sessuale sulla propria figlia. Figlia che subito dopo raggiunse la madre raccontandole tutto, e la madre raccontò tutto ai carabinieri che intervennero arrestando l'uomo.
Esami accurati sugli indumenti, infatti, su quelli stessi che il padre aveva fatto lavare alla figlia, fecero emergere la presenza di tracce biologiche che corrispondevano con il racconto della ragazzina. altri esami esclusero la penetrazione, confermando però la violenza sessuale.
Il padre, di origini centroafricane, è infatti in carcere da quel giorno. Ieri si è concluso il processo di primo grado con la condanna a sei anni e 4 mesi di reclusione. Sarebbero stati 10, ma il rito abbreviato ha ridotto la pena.