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Fugatti resta presidente della Pat, rigettato il ricorso contro l'eleggibilità dell'ex sottosegretario del governo
Il Tar ha respinto il ricorso di chi sosteneva che un sottosegretario faccia parte del Governo e quindi sia ineleggibile e condannato a rifondere le spese del procedimento

TRENTO. ''Il Tribunale di Trento rigetta le eccezioni sollevate dalle parti; rigetta il ricorso, condanna i ricorrenti in solido tra loro a rifondere al convenuto Fugatti Maurizio le spese del presente procedimento liquidate in euro 3.000 per compensi, oltre rimborso spese forfettarie nella misura del 15%, Iva e Cnpa come per legge; condanna i ricorrenti in solido tra loro a rifondere alla Provincia intervenuta le spese del presente procedimento liquidate in euro 3.000 per compensi, oltre rimborso spese forfettarie nella misura del 15%, Iva e Cnpa come per legge''. Questo il passaggio dell'ordinanza letto in aula dal presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, questa mattina, durante l'ennesima giornata di bagarre in aula sul ddl per l'assestamento di bilancio.
Un'ordinanza che arriva dal Tar di Trento e rigetta il ricordo promosso da Ornella Boldrini, Stefano Bogatto e Vincenzo Zubani, patrocinati dall’avvocato Alfonso Pascucci, contro l’eleggibilità e per la decadenza di Maurizio Fugatti dalla carica di presidente della Provincia. La vicenda si giocava su questioni di interpretazioni di leggi e regolamenti e sul fatto che Fugatti, in quanto sottosegretario alla salute del governo Conte, facesse o meno parte del governo stesso. Prima di andare al voto e di non dimettersi dal ruolo nazionale l'attuale presidente della Pat aveva già chiesto un parere ''preventivo'' al direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti il quale non aveva avuto dubbi nel dire che per la Costituzione il governo è formato dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri.
Per i ricorrenti, però, doveva essere considerata anche la legislazione successiva, come la legge 400 del 1988 che considera parte del governo anche i sottosegretari. La norma dell'esclusione dei membri del governo dalle elezioni è disposta dallo Statuto di Autonomia, voluta per evitare 'interferenze' di potere nella corsa alle elezioni. Insomma tutto si giocava sulla questione sottosegretario parte del governo o meno. Per il Tribunale di Trento la risposta è ''no'' e quindi ecco rigettato il ricorso.
Fugatti resta presidente della Provincia come hanno deciso i trentini lo scorso ottobre. ''L’ordinanza - ha concluso Kaswalder - reca la firma del giudice Serena Alinari e del presidente del Tribunale Roberto Beghini''.