Secondo rave party nel giro di poche settimane in Busa. I residenti esasperati: “Il comune faccia qualcosa”
Musica a tutto volume e feste sfrenate a San Giovanni di Arco. Con gli amanti dei concerti però arrivano anche i disagi per i residenti costretti a sorbirsi il baccano fino alla mattina del giorno dopo per poi trovarsi l’isola ecologica intasata e il continuo via vai di auto. Il consorzio di San Giovanni al Monte: “Non siamo contro le feste e la musica ma qui si supera ogni limite”

ARCO. Non c’è pace per i residenti di San Giovanni al Monte che dopo essersi trovati senz’acqua per alcuni giorni ora hanno a che fare con i rave party.
Già l’anno scorso aveva fatto molto discutere una festa simile organizzata nello stesso posto, nei prati antistanti Malga Vigo. Allora come oggi si sono ripresentati gli stessi problemi con la differenza però che quest’anno gli eventi musicali sono stati due a distanza di poche settimane l’uno dall’altro.
Tra San Giovanni e i Gorghi si contano circa 150 case in questa stagione quasi tutte abitate: a parlare a nome della gran parte dei residenti è Angiolino Pincelli presidente del consorzio San Giovanni al Monte: “Questo tipo di iniziative porta con sé molti disagi”, spiega il presidente del consorzio.
A partire dalla viabilità, il via vai di auto dei partecipanti alla festa va ad intasare l’unica strada che collega la frazione con il comune di Arco. Oltre al fatto che almeno un centinaio di auto invade i prati del luogo con le conseguenze immaginabili.
Lungo la strada poi c’è un passaggio particolarmente stretto che mette a dura prova i guidatori meno esperti che non di rado “dimenticano” qualche specchietto sullo spigolo. Ma questo tutto sommato è il problema minore.
I disagi maggiori provengono dallo smaltimento dei rifiuti, l’isola ecologica che serve l’abitato infatti, dopo ogni serata, viene sommersa di sacchi dell’immondizia, è giusto evidenziare comunque come questo sia preferibile rispetto all’abbandono, visto che gli organizzatori dopo la festa si preoccupano di ripulire.
Si potrebbe fare meglio evidenzia Angelini: “Dopo ogni serata siamo costretti a chiamare il comune per anticipare la raccolta dei rifiuti”. A preoccupare i residenti poi c’è il fatto che tutta questa immondizia accatastata fuori dai cassonetti stracolmi, potrebbe attirare l’esemplare di orso che si aggira tra i boschi di San Giovanni.
Dopodiché viene il problema principale, quello che più di tutti fa arrabbiare gli abitanti: la musica sparata a tutto volume che dura da mezzanotte fino alla mattina inoltrata del giorno seguente. “Non siamo contro la musica e le feste – spiega Pincelli – ma qui si supera ogni limite va bene fare festa ma fino a una certa ora, anche noi del Consorzio organizziamo una festa, poi c’è quella di Mandrea che però non portano questi disagi”.
Ecco, Mandrea Music Festival, visto che viene citata è importante fare una precisazione per non fare confusione e dare adito a inutili polemiche, in questo caso si tratta di una festa autorizzata che ogni anno si preoccupa di mettersi in regola con permessi e assicurazioni. Organizzata con mesi d’anticipo ma che soprattutto concilia il divertimento con il diritto al riposo dei residenti.
Nel caso dei rave party di Malga Vigo ciò non avviene dal momento che la festa viene organizzata in gran segreto e solitamente il luogo del ritrovo viene svelato all’ultimo momento. In questo fatto di per sé non ci sarebbe nulla di male probabilmente, ma il grande afflusso di persone, secondo i testimoni fino a 500 persone, unito ai volumi molto alti della musica e al procrastinarsi della stessa fino alla mattina del giorno dopo rende la piccola località montana invivibile.
Ora i residenti, che hanno allertato più volte le forze dell’ordine cosa che però non ha impedito il proseguo della festa, hanno chiesto all’amministrazione arcense di intervenire. Il comune però ha le mani legate a quanto ci riferiscono, anche se per poche decine di metri, i prati in questione ricadono sotto la giurisdizione del comune di Lomaso.
Nell'attesa di capire come si concluderà questa vicenda e se l’amministrazione troverà uno stratagemma per impedire altri eventi del genere, sarebbe sicuramente meglio per tutti se si riuscisse a trovare un compromesso garantendo al contempo la possibilità a chi lo desidera e ai residenti il sacrosanto diritto a riposare e vivere in tranquillità le proprie serate.