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Truffano le suore inventandosi un miracolo. Per ottenere il perdono fanno una donazione
Prima si inventano di aver ottenuto una grazia e per questo si offrono per fare dei lavori ad un convento di Mattarello. Alla fine, però, presentano il conto e minacciano le suore. Due lombardi sono stati denunciati

TRENTO. In due avevano escogitato una truffa alle suore di Mattarello e alla fine, però, hanno pagato per il loro comportamento con una donazione. La vicenda risale al 2017 ma è terminata solo nei giorni scorsi. Vittime della truffa sono le suore di Mattarello mentre a pensarla sono stati due uomini lombardi, un ventenne e un 37enne.
La vicenda è iniziata quando un giorno di settembre dello scorso anno il telefono delle suore suonò e dall'altra parte della cornetta c'era un uomo che raccontava di aver ricevuto una grazia. La sorella, infatti, si era appena risvegliata dal coma che era stato giudicato irreversibile. Un fatto che il fratello voleva far trascrivere nel libro della grazie tenuto dal convento delle suore.
La richiesta venne accolta e a fine mese l'uomo raggiunse il convento e per dimostrare la sua devozione si propose, ovviamente a titolo gratuito, di fare dei piccoli lavori di restauro. Dopo una piccola titubanza delle suore, quest'ultime acconsentirono e all'uomo furono date per prima cosa delle piccole campanelle che decoravano un altare. Successivamente, arrivato in convento con un aiutante, ha insistito per altri lavori che furono eseguiti in modo grossolana.
Al termine di tutto, però, è arrivata la truffa. L'uomo, infatti, che inizialmente si era proposto di svolgere i lavori a titolo gratuito per la grazia avuta, presentò un conto di 3500 euro alle suore minacciandole che se non avessero pagato, le avrebbe portate in tribunale.
Una situazione che spaventò molto le suore che però fecero la cosa giusta: si rivolsero subito ai carabinieri. I due furono subito individuati e denunciati. Ora dovranno risarcire l'ordine con circa 400 euro a testa che l'ordine ha deciso di devolvere.