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Coronavirus, l'asilo resta chiuso perché l'esito dei tamponi non arriva: ''Non possiamo garantire la sicurezza''
La struttura è stata chiusa 4 giorni fa in via precauzionale dopo che sono emersi alcuni casi di Covid-19. Da lì la decisione di sospendere il servizio per sicurezza. Il vice sindaco di Levico: "Dispiace nuovamente per gli inevitabili disagi"

LEVICO. "Abbiamo atteso fino all'ultimo nuove comunicazioni dall'Azienda provinciale per i servizi sanitari relative ai tamponi mancanti ma il numero di test assenti è ancora troppo alto, il Nido comunale resta chiuso". Così Patrick Arcais, vice sindaco di Levico.
Nonostante le rassicurazioni della Provincia che ricorda costantemente come la situazione vada bene, nido e Comune sono costretti a cedere il passo: manca ancora la metà dei risultati dei tamponi. I test sono stati eseguiti giovedì 5 novembre e ancora non sono state completate le analisi per permettere a un servizio di riprendere. Questo nonostante piazza Dante consideri, giustamente, il ciclo primario fondamentale e si sia arroccata per settimane a non voler passare alla didattica a distanza, contravvenendo ai Dpcm, per gli istituti superiori.
Da parte della Provincia non sembra essere mai arrivata una comunicazione ufficiale relativa alla necessità di chiudere un istituto o un asilo, il Comune è stato lasciato a gestire la materia praticamente in solitudine. E non c'è solo la lentezza nelle procedure di analisi (ormai sono tante le segnalazioni di cittadini che si sentono abbandonati e non ottengono risposte), c'è anche una preoccupazione aggiuntiva.
La scelta provinciale in corso d'opera è stata quella di diversificare i criteri per far scattare le quarantene nelle scuole: 1 positivo alle superiori, 2 casi per quanto riguarda gli ambiti dei servizi socio-educativi della prima infanzia, delle scuole dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
E' fondamentale interrompere la catena del contagio, ma se per un risultato in un servizio primario trascorrono più di 3 giorni e intanto la struttura prosegue nell'attività, i rischi di un'accelerazione della diffusione del coronavirus in classe, poi a casa e quindi nella società aumentano sensibilmente. Il Comune in questa situazione ha agito e si è raccordato tempestivamente per gestire un quadro complesso, ma è costretto a tenere ancora chiuso (con tutte le problematiche che conseguono per i genitori) per le lentezze dell'apparato in generale.
La struttura, infatti, è stata chiusa 5 giorni fa in via precauzionale dopo che erano emersi alcuni casi di Covid-19. Nella mattina di martedì 3 ottobre era arrivata la notizia di 2 positività e così era scattata la serrata di alcuni sezioni (Qui articolo), poi nel corso della sera erano stati notificati altri 3 contagi. Da lì la decisione di sospendere il servizio per sicurezza (Qui articolo). Una trentina di test effettuati, 6 positività e 10 negatività, ma per altre 10 persone è ancora un chissà.
"Attualmente tutti i tamponi dei quali è noto l’esito sono negativi, tuttavia il numero di test dei quali non conosciamo ancora l’esito è troppo alto per poterci consentire di riaprire il Nido comunale in sicurezza nella giornata di lunedì 9 novembre, l'apertura viene spostata a nuova data, che sarà comunicata appena possibile. Dispiace nuovamente per gli inevitabili disagi", conclude Arcais.