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Coronavirus, troppi pazienti ricoverati e bisogna ridurre gli interventi chirurgici. E' allarme in Alto Adige per la pressione sugli ospedali
In una comunicazione interna è stato chiesto alle sette strutture ospedaliere di ridurre di circa il 30% le operazioni. Vengono assicurati gli interventi urgenti

BOLZANO. E' allarme rosso in Alto Adige per la continua crescita dei contagi. Un aumento che sta mettendo sotto pressione anche le strutture ospedaliere che nel corso delle ultime settimane hanno visto un continuo aumento di persone ricoverate.
Gli ultimi dati, arrivati ieri, registrano 125 persone che si trovano ricoverate per covid19 nei reparti ospedali, 27 si trovano in strutture private e sono 12 le persone in situazioni più critica e si sono state portate nei reparti di terapia intensiva.
Visto la continua crescita di pazienti che necessitano di cure ospedaliere è stata messa in moto la rimodulazione interna delle varie strutture ospedaliere. Nelle scorse ore l'Azienda sanitaria ha inviato una comunicazione interna ai sette ospedali presenti sul territorio provinciale in cui si spiega che è necessaria una riduzione dell'attività chirurgica programmata di circa il 30%. Un segnale, questo, che dimostra come si stia cercando di affrontare una situazione di emergenza. Ovviamente tutti gli interventi di urgenza continuano ad essere garantiti.
I tassi di infezione sono consistenti su tutto il territorio provinciale. Già da ieri, il presidente Kompatscher ha adottato nuove misure per contrastare il Covid-19. Tra queste vie è il tra le 23 e le 5, chiusura anticipata per bar e ristoranti, e da domani, mercoledì, ci sarà il 50% di didattica a distanza alle scuole superiori. (QUI L'ARTICOLO)