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Dal balzo del cervo a Riva, all'orso che si cala dal balcone a Calliano al lupo che appare a Loppio (I VIDEO). La natura recupera spazi e nell'aria cala del 40% il biossido di azoto
Il lockdown ha permesso alla natura di recuperare spazi e di raggiungerne di nuovi. Papillon è riuscito ad attraversare A22 e fiume Adige senza farsi notare e ieri un giovane orso è apparso a Calliano.

TRENTO. Aria pulita (con concentrazioni di biossido di azoto del 40% al di sotto delle medie degli ultimi 5 anni) e animali che riprendono possesso di spazi e territorio. Se M49-Papillon era riuscito indisturbato a tornare nella parte Est del Trentino scavalcando, di fatto, le barriere rappresentante dal fiume Adige e dall'Autostrada, probabilmente passando su qualche ponte o sottopassaggio deserto durante la fase di lockdown (salvo poi essere catturato e riportato nella parte orientale al Casteller), e se l'orso che è stato visto calarsi da dei balconi ieri sera a Calliano probabilmente ha fatto il percorso inverso, passando da Est a Ovest del fiume e dell'A22 sono sempre più frequenti in questo periodo gli avvistamenti di animali selvatici in prossimità dei centri abitati.
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato il video di un lupo avvistato nelle campagne di Loppio tra Mori e Nago e anche il balzo di questa femmina di cervo, filmata a Riva del Garda, mostra quanto straordinaria sia la natura e di cosa siano capaci gli animali.
Un balzo stupefacente che lascia stupita la persona che la stava filmando tanto quanto l'orso che calandosi dal balcone riesce a scendere agilmente da un secondo piano di una abitazione.
In questo quadro non sono solo gli animali ad aver giovato dell'arretramento degli esseri umani nel ''consumo'' di territorio. Anche il mese di aprile, come il precedente mese di marzo, è stato caratterizzato, infatti, da condizioni generali di qualità dell'aria strettamente legate alle restrizioni introdotte al fine di far fronte all’emergenza sanitaria per Coronavirus. Le misure di limitazione alle attività produttive ed alla circolazione del traffico hanno continuato a far registrate una riduzione delle emissioni di inquinanti nell’aria rispetto allo stesso periodo degli anni scorsi, soprattutto per quel che riguarda il biossido di azoto (NO2).
Il perdurare del blocco della circolazione stradale ha consentito, così, una diminuzione delle concentrazioni che, paragonando i valori degli ultimi 5 anni, risultano di circa il 40% al di sotto delle medie del medesimo periodo in tutta la provincia.
Le concentrazioni massime orarie di biossido di azoto evidenziano, inoltre, una marcata diminuzione delle concentrazioni durante i fine settimana che presentano, in questo particolare periodo contraddistinto dal lockdown imposto dall'emergenza Covid-19, un traffico veicolare ancor più esiguo. In ogni caso, è bene precisare che l’andamento temporale dei dati di inquinamento atmosferico è normalmente influenzato anche dalla variabilità delle condizioni meteorologiche.