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Animali affogati nel Biffis, Hydro Dolomiti: “E' un problema che ci sta a cuore, ma è impossibile 'impacchettare' tutto il canale”

Solo nell'ultimo mese sono state tre le segnalazioni arrivate al Dolomiti per animali affogati nel canale artificiale gestito dalla società. Il sindaco di Avio Ivano Fracchetti: “I cacciatori mi riferiscono che ogni anno nella parte veronese del canale si trovano oltre 100 resti d'animale”

Di Filippo Schwachtje - 16 settembre 2021 - 18:25

AVIO. “E' un problema che conosciamo e che stiamo seguendo da anni: dove è stato possibile migliorare siamo intervenuti e stiamo continuando a farlo, ma per ragioni logistiche è impossibile 'impacchettare' tutti gli oltre 40 chilometri del Biffis”. Questo in sintesi quanto comunicato da Hydro Dolomiti Energia, la società che gestisce il corso d'acqua artificiale nel quale, solo nell'ultimo mese, sono affogati almeno tre animali (Qui e Qui Articoli).

 

Secondo la società infatti esistono, lungo il corso d'acqua, delle problematiche legate alla gestione del canale che non permettono di 'isolarlo' completamente. Se sull'argine sinistro del Biffis è stata infatti installata una rete di protezione che corre parallela al canale, non si può dire lo stesso del lato destro, dove sono molti i punti sprovvisti di barriere. Punti dai quali gli animali della zona rischiano di finire nel corso d'acqua che, per alcuni di loro, si rivela poi una trappola mortale.

 

“Il problema ci sta a cuore e stiamo cercando di migliorare la situazione anno dopo anno – sottolinea Hydro Dolomiti Energia – bisogna però tenere in considerazione che stiamo parlando di un percorso di oltre 40 chilometri”. I casi di annegamento, spiega la società, avverrebbero poi solo in alcuni punti, in particolare dove il canale è più vicino al bosco ed i versanti che lo raggiungono sono più scoscesi: “Le evidenze che abbiamo raccolto ci dicono che in altre zone il passaggio di animali c'è ma non si verificano problemi, a causa delle differenti caratteristiche morfologiche”.

 

Dove sono state segnalate fragilità particolari, conclude Hydro Dolomiti: “Siamo intervenuti. E' una problematica che si protrae nel tempo e che cerchiamo costantemente di risolvere”. Una problematica che, spiega il sindaco di Avio Ivano Fracchetti: “E' stata segnalata anche dai cacciatori del nostro Comune, che mi hanno parlato di oltre 100 resti di animale ripescati ogni anno nel Veronese”. Ha invece assicurato di essere in contatto con il Wwf per capire come gestire la situazione il sindaco di Brentino Belluno Alberto Mazzurana, secondo il quale: “Gli animali che vediamo affogare non sono che una piccola parte del totale. La società che gestisce il canale dovrebbe fare una riflessione e ragionare sulla possibilità di realizzare opere migliorative, in particolare nelle zone in cui il canele scorre più vicino al monte”.

 

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