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Coronavirus, in Alto Adige nel 2020 più morti che nati: non accadeva dal 1918. Bilancio negativo anche nel resto d'Italia

Mentre questa tendenza è in atto in Italia dai primi anni '90, questa situazione è totalmente nuova per l'Alto Adige. Dall'influenza spagnola fino al 2019, infatti, era rimasta l'unica provincia in tutto il paese a non aver mai avuto anni con più morti che nati

Di L.B. - 05 febbraio 2021 - 11:08

BOLZANO. In Alto Adige durante il 2020 sono morte più persone di quante ne siano nate. E' quanto emerge dai dati Astat.

 

Mentre questa tendenza è in atto in Italia dai primi anni '90 (più precisamente dal 1993), questa situazione è totalmente nuova per l'Alto Adige: per la prima volta infatti dall'inizio delle registrazioni nel 1932, nel 2020 il numero dei deceduti ha superato quello dei neonati. Si parla di situazione nuova perché fino al 2019 il bilancio altoatesino era ancora positivo, mentre in tutte le altre regioni d'Italia era ormai da tempo negativo.

 

Questo fenomeno è dovuto all'aumento del numero di decessi conseguente alla pandemia del Covid-19. Tuttora il quadro in Alto Adige resta ancora particolarmente delicato. Elevatissimi i numeri del contagio, nella giornata di ieri, 4 febbraio, si sono registrati sopra quota 700 positivi e il numero di morti da inizio pandemia era di 887 persone.

 

Ragione per cui proprio nella giornata di oggi, 5 febbraio, è probabile che il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, firmi un'ordinanza che darà inizio ad un nuovo periodo di lockdown.

Il virus ha cambiato i dati, e questo ha riguardato tutto Italia. In tutto il paese infatti le persone decedute sono state 700 mila e circa 400mila i nuovi nati. Il saldo naturale tra morti e nascite ha un valore negativo di 300mila unità: mai così male dall'epidemia di spagnola del 1918.

 

Sulla base dei dati stimati a livello nazionale per il periodo precedente al 1932, si può ritenere che nel secolo scorso solamente negli anni 1917 e 1918 il numero dei morti abbia superato quello dei nati vivi, a causa sia degli eventi bellici, sia della pandemia di influenza "spagnola", diffusasi in Europa fra il 1918 ed il 1919.

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