Coronavirus, l’Rt del Trentino a 0.69, l’Iss: “Quasi tutte le regioni hanno una decrescita dei nuovi casi”
L’incidenza settimanale calcolata su base nazionale scende a 182 casi ogni 100.000 abitanti, mentre l’indice Rt si attesta a 0.85. L’Rt trentino invece è dato a 0.69, mentre quello dell’Alto Adige 0.87. L’Iss: “Si vedono i primi effetti delle vaccinazioni nelle popolazioni di anziani, che sono le più fragili”

TRENTO. Il quadro epidemiologico (dal 5 all’11 aprile) sul fronte del coronavirus sta migliorando, a certificarlo l’Istituto superiore di sanità nel bollettino settimanale. Segnali che hanno convinto il Governo a studiare un piano per le riaperture (QUI articolo).
“Quasi tutte le regioni hanno una decrescita dei nuovi casi – commenta Silvio Brusaferro presidente dell’Iss – sia l’età media della prima diagnosi che quella dei ricoveri sta calando – i valori si attestano rispettivamente 45 e 67 anni – ciò significa che si vedono i primi effetti delle vaccinazioni nelle popolazioni di anziani, che sono le più fragili”. Nel frattempo calano anche i casi di positività fra i sanitari e nel resto della popolazione.

L’incidenza settimanale calcolata su base nazionale scende a 182 casi ogni 100.000 abitanti, mentre l’indice Rt si attesta a 0.85. L’Rt trentino invece è dato a 0.69 (CI: 0.63-0.75), mentre quello dell’Alto Adige 0.87 (CI: 0.79-0.96).
“Si osserva – si legge nella nota dell’Iss – una forte diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (32.921 vs 46.302 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (37,0% vs 34,9% la scorsa settimana). È, invece, in lieve diminuzione il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,1% vs 39,6%). Infine, il 24,9% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.
