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Coronavirus, l'Rt in crescita a livello nazionale, torna sopra 1. La Cabina di regia: ''Una notevole accelerazione dell'epidemia''
In zona gialla dovrebbero restare valle d'Aosta e Liguria, la Sardegna in quella bianca; il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, inserisce in zona rossa le province di Macerata e Ancona. La Provincia di Bolzano si è autoproclamata zona rossa fino al 14 marzo, mentre quella di Trento, secondo quanto affermato dal governatore, dovrebbe restare in zona arancione

TRENTO. Sale l'Rt medio nazionale: passa da 0,99 a 1,06. Aumenta l'occupazione dei posti letto nelle terapie intensive e sulla curva dell'epidemia pesa l'incidenza delle varianti Covid-19. La mutazione inglese viene già considerata prevalente e preoccupa la diffusione di quella brasiliana, più contagiosa.
Dopo sette settimane, l'indice di trasmissibilità è ritornato sopra 1 per quanto riguarda la media dell'Italia. Si registrano anche aumenti di pazienti in area medica e nelle rianimazioni.
La Cabina di regia, riunita come ogni venerdì per le valutazioni sull’andamento dei contagi, ha rilevato il valore dell’incidenza Rt sulla base delle analisi dei dati aggiornati e certifica nella settimana 22-28 febbraio "una notevole accelerazione dell’epidemia". L'incidenza del coronavirus sfiora i 200 (194,87) casi ogni 100 mila abitanti ma per i tecnici potrebbe arrivare a raggiungere quota 250 contagi. Da qui la valutazione di rafforzare le limitazioni per fronteggiare la diffusione del coronavirus.
La previsione è quella di assistere a diversi cambi di classificazione: Veneto, Calabria, Friuli Venezia Giulia potrebbero entrare in zona arancione con Puglia e Lazio, la Regione guidata da Nicola Zingaretti ha un Rt appena sotto 1. A rischio zona rossa ci sono Abruzzo, Campania, Marche e Toscana, quindi Emilia-Romagna e Lombardia, quest’ultima dalla mezzanotte di ieri, giovedì 4 marzo, e fino al 14 marzo in "arancione rafforzato" su disposizione del presidente della Regione, Attilio Fontana.
In zona gialla dovrebbero restare valle d'Aosta e Liguria, la Sardegna in quella bianca; il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, inserisce in zona rossa le province di Macerata e Ancona.
La Provincia di Bolzano si è autoproclamata zona rossa fino al 14 marzo, mentre quella di Trento, secondo quanto affermato dal governatore, dovrebbe restare in zona arancione. Ma non si può escludere un inserimento in zona rossa per un'alta trasmissione del virus.
Il Trentino presenta un'incidenza molto alta, "con l'Rt dato a 1,1. I dati in nostro possesso, seppur non completi, ci lasciano supporre che la situazione possa restare invariata. Se restiamo in zona arancione, la didattica continua in presenza al 50% alle superiori", aveva detto nel punto stampa di ieri il presidente Maurizio Fugatti (Qui articolo).
I dati degli ospedali trentini (fonte Agenas-Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) indicano un'occupazione del 31% in area medica (soglia d'allerta che scatta dal 40%) e del 51% in terapia intensiva, con l'allerta del 30% superata.
L'Rt viene calcolato sui dati di circa due settimane fa, ma alla luce di un aumento della curva analizzato negli ultimi giorni, ci potrebbero essere maggiori cambi di colore. A ogni modo nelle prossime ore è attesa l'ufficialità per quanto riguarda le classificazioni.