

Tutto pronto per il Dolomiti Pride: "Da qui un messaggio [...]

Scomparso dalla casa di riposo: continuano le ricerche [...]

Tragedia in volo, la vittima è un 58enne. La vela non si [...]

Incidenti in serie al bike park, un biker sbatte la testa [...]

Incidente in montagna, madre e figlio scivolano nel greto [...]

Dramma in volo, un base jumper è morto. Ha perso il [...]

Barca in avaria sul Garda, in azione i vigili del fuoco [...]

Sciame d'api nel camino, intervengono i pompieri: [...]

“Alessandro è un mostro, chiedo perdono per aver fatto [...]

Maltempo, violento nubifragio in serata (VIDEO): le [...]
Covid, focolaio nel reparto di medicina del Santa Chiara? L’Apss: “Trovati 2 positivi fra i pazienti, sul personale sono in corso le analisi”
Il reparto di Medicina A dell’ospedale Santa Chiara torna osservato speciale dopo che fra i pazienti sono stati rilevati due positivi al Covid-19. Ora l’Azienda sanitaria effettuerà uno screening completo sui sanitari e sulle persone ricoverate
.jpg?itok=PTOJsn3t)
TRENTO. Il Covid-19 torna a preoccupare gli ospedali trentini dopo che nel reparto di Medicina A del Santa Chiara di Trento sono stati trovati 2 positivi fra i pazienti ricoverati. La notizia è stata confermata dall’Azienda sanitaria che ha fatto sapere che per quanto riguarda i sanitari sono in corso le analisi.
Nella giornata odierna è probabile che vengano comunicati dei nuovi aggiornamenti anche per capire se i casi sono collegati fra loro e se quindi possa trattarsi di un vero e proprio focolaio. Nel frattempo tutte le persone ricoverate (così come i sanitari del reparto) sono state sottoposte a un tampone di controllo.
È possibile che i nuovi contagi avvenuti all’interno della struttura sanitaria siano legati alla cosiddetta variante Delta che, stando agli ultimi studi, porta con sé una carica virale da 100 a 1000 volte superiore rispetto al ceppo originario di Wuhan. Fra gli altri fattori inoltre va considerato che la variante Delta ha raddoppiato l'indice virale R0 (indice di contagiosità) medio da 2,5 a 5. Come spiegava il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco e membro del Comitato tecnico scientifico Giorgio Palù: “Questo vuol dire che una persona che prima ne contagiava poco più di due adesso ne contagia cinque”.