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Il caso della volpe di Bolzano (VIDEO), l’Enpa: “Pronti a costituirci parte civile qualora venga appurata la responsabilità del guardiacaccia nella morte dell’animale”

Gli animalisti chiedono chiarezza sulla presunta uccisione, da parte di un guardiacaccia, di una volpe ferita. L’attacco dell’Enpa: “La vicenda dimostra come in Trentino-Alto Adige non ci sia ancora una politica adeguata per la tutela della fauna selvatica e della biodiversità”

Di T.G. - 09 settembre 2021 - 17:07

BOLZANO. Anche l’Enpa chiede chiarezza sulla presunta uccisione, da parte di un guardiacaccia, di una volpe trovata ferita ai margini della strada che da Laives porta a Bolzano.

 

“È tempo di verificare le modalità di intervento per il recupero e il soccorso degli animali feriti”, afferma la presidente Ivana Sandri. “La legge 157/1992 parla chiaro, gli animali feriti ‘devono’ essere soccorsi; i legislatori sono intervenuti in seguito per modificare anche il Codice della strada, per stabilire responsabilità e modalità di intervento, affinché nessun animale debba rimanere abbandonato a morire fra le sofferenze, oppure venga ucciso in maniera crudele, magari dettata dal fatto che in Alto Adige e in Trentino mancano i Cras in cui poter ricoverare i selvatici feriti o in difficoltà”.

 

In Trentino per esempio esiste solo il Cras Lipu, che si occupa di avifauna e da poco tempo anche di ricci. “Invece che spendere centinaia di migliaia di euro per creare prigioni per gli orsi (e in futuro anche per i lupi), è il caso che le due Province autonome di Bolzano e Trento adempiano ai propri dovere e realizzino i Cras”, attacca Sandri.

 

Secondo l’associazione la vicenda dimostra come in Trentino-Alto Adige non ci sia ancora una politica adeguata per la tutela della fauna selvatica e della biodiversità. L’Enpa, si apprende dalla nota, è pronta a costituirsi parte civile, qualora venga appurata la responsabilità del guardiacaccia nella morte della volpe, “perché è necessario fare chiarezza su un evento che potrebbe costituire un grave reato, e si dovranno verificare le responsabilità delle Istituzioni pubbliche, perché le leggi valgono per tutti: gli Enti pubblici non godono di esenzioni dal loro rispetto, anzi dovrebbero rappresentare un esempio da seguire”.

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