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Il ghiacciaio 'indietreggia' e spunta il cappello degli Alpini risalente alla Grande Guerra
E' successo sul ghiacciaio dello Zebrù: dopo aver ritrovato il cappello un escursionista tedesco l'ha donato al Rifugio Quinto Alpini di Valfurva nel Parco nazionale dello Stelvio, i gestori: “Un gesto nobile che va applaudito”

VALFURVA (SONDRIO). E' un ritrovamento straordinario quello fatto da un escursionista tedesco sul ghiacciaio dello Zebrù: Bernd Ferhrle, di Stoccarda, ha infatti recuperato un cappello del Quinto Reggimento degli Alpini incredibilmente integro e completo di fregio e ha deciso di donarlo al rifugio Quinto Alpini in Valfurva.
A documentare l'accaduto, ringraziando l'escursionista tedesco, il rifugio stesso in un post su Facebook: “E' stato emozionante per tutti”. Il cappello, trovato da Fehrle mentre camminava sul ghiacciaio dello Zebrù, è rimasto conservato nel ghiaccio per oltre un secolo.
“Probabilmente questo cappello è lì dal 1916 – si legge nel post del rifugio Quinto Alpini – viste le date di presenza del Reggimento sul posto. Nel marzo di quell'anno infatti il Quinto Reggimento Alpini battaglione Tirano viene sostituito dal Battaglione Val d'Orco. Voglio pensare che a far volare il cappello sia stata una folata di vento e che non sia invece di proprietà di un caduto”.
Dopo il ritrovamento l'escursionista tedesco non ha esitato a donare il cappello al rifugio in Valfurla (“dove ha trovato, nella nutrita bacheca di reperti, la compagni di un cappello identico ritrovato anni fa”) dedicato, come suggerisce il nome, proprio alla memoria degli alpini caduti sul campo. La struttura venne infatti costruita dal Cai di Milano nel 1884 e durante la Grande Guerra divenne base militare per la difesa della Valle Zebrù. Ripristinata nel 1919-1921, venne intitolata al Reggimento Quinto Alpini nel ricordo di tutti gli uomini caduti su quel fronte.
“Un grosso ringraziamento a Bernd – dicono dal rifugio – profondo conoscitore e appassionato della Grande Guerra. Il suo è un gesto nobile che va applaudito. Per un alpino, un gesto impagabile”.