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L'Alto Adige sfonda quota 70 per cento di popolazione vaccinata, ma non è abbastanza: serve l'85. Si parte con la terza dose

Importante traguardo raggiunto per la Provincia di Bolzano, che supera quota 70 per cento di popolazione vaccinata. Dal 20 settembre partirà anche la somministrazione della terza dose: i primi saranno gli immunodepressi, a seguire gli anziani

Di M.S. - 17 settembre 2021 - 18:17

BOLZANO. L’Alto Adige sfonda quota 70 per cento di vaccinati. Raggiunto e superato un altro importante traguardo nella campagna di vaccinazione altoatesina. Secondo i dati raccolti dall’Azienda sanitaria la Provincia di Bolzano ha ormai raggiunto il 73,3 per cento dei vaccinati sulla popolazione vaccinabile con 328.469 cittadini e cittadine che ormai dispongono della protezione integrale fornita dalla somministrazione di entrambe le dosi.

 

Come comunica l’Azienda sanitaria questo dato viene calcolato prendendo come base di calcolo la popolazione vaccinabile, ovvero quella dai 12 anni in su. Se si prendesse la popolazione totale la quota si abbasserebbe al 61,4 per cento, 64,6 per cento se considerassimo anche quelli parzialmente protetti da una sola dose. Il risultato ottenuto rimane comunque notevole, ma potrebbe non essere abbastanza.

 

Secondo gli esperti del Robert Koch Institut in Germania, per superare l’emergenza e arrestare la pandemia, bisogna raggiungere almeno l’85 per cento della popolazione vaccinata. Questo significa che la strada per il traguardo è ancora lunga e non bisogna allentare gli sforzi nella vaccinazione. Per questo motivo l’assessore Widmann avverte: “Per tutti i gruppi di persone non protette il rischio di una malattia dovuta al Covid rimane elevato, a questo contribuisce anche la variante Delta più aggressiva. Riguardo all’autunno diventa sempre più importante disporre di un’affidabile protezione vaccinale. Pertanto, continueremo ancora con la nostra offerta vaccinale facilmente fruibile: utilizzatela”.

 

Nel frattempo l’Alto Adige ha anche deciso di iniziare a somministrare la terza dose, raccomandata per quelle persone la cui protezione immunitaria potrebbe essere compromessa per motivi di salute. I primi a riceverla infatti saranno i pazienti immunodepressi (in attesa di trapianto o in recupero dopo lo stesso oppure afflitti da tumori che seguono cure con farmaci immunosoppressori). Dopo qualche settimana seguiranno gli anziani, a partire dalle anziane e dagli anziani sopra gli 80 anni per poi proseguire con tutte le altre fasce di età.

 

A partire dal 20 settembre, gli individui interessati saranno contattati attivamente dagli ospedali o dai centri di vaccinazione. In alcune località, l’immunizzazione viene effettuata direttamente negli ospedali. In altri comuni, invece, la dose addizionale verrà inoculata nei centri vaccinali.

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