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Recuperata un'opera d'arte rubata 28 anni fa, trovata dai carabinieri durante un'asta
Il dipinto è stato ritrovato a Bolzano dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale. L'opera è stata sequestrata e poi riconsegnata alla legittima proprietaria

BOLZANO. A distanza di 28 anni i carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno ritrovato un'opera d'arte. Si tratta del dipinto “Donna distesa”, realizzato nel 1968 dal poliedrico artista siciliano Salvatore Fiume ed ora restituito alla legittima proprietaria, un’esercente di settore in pensione.
L’opera su masonite del valore di 24 mila euro, era stata rubata in una galleria d’arte di Parma da ignoti nel 1993. I Carabinieri hanno individuato la proposta di vendita del dipinto nel corso del quotidiano monitoraggio del web finalizzato alla ricerca di beni rubati, da parte di un esercizio commerciale di settore della provincia di Bolzano, che lo aveva posto a un’asta pubblicizzata anche attraverso il canale telematico, per conto terzi.
Le verifiche condotte attraverso la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database al mondo di opere d’arte rubate gestito dal Comando TPC, hanno consentito di accertare la probabile corrispondenza dell’opera, per la descrizione del soggetto, delle dimensioni e dell’anno di realizzazione, con quella oggetto di furto. Tuttavia, in assenza di fotografie, vi era l’assoluta necessità di effettuare ulteriori verifiche.
Immediati accertamenti condotti con la Fondazione Salvatore Fiume, costituita nel 2003 a Canzo, in provincia di Como, nell’ex filanda che fu studio e abitazione dell’artista dal 1946 al 1997, grazie anche alla collaborazione della Stazione Carabinieri di Colorno, hanno consentito di ottenere il formale riconoscimento del dipinto da parte della denunciante del furto dell’epoca.
Sebbene la vendita all’incanto non fosse andata a buon fine, per scongiurare qualsiasi ipotesi di ulteriore cessione del bene anche attraverso altri canali di vendita, i militari hanno sequestrato d’iniziativa il dipinto. La Procura della Repubblica di Bolzano ha convalidato la misura cautelare adottata sull’opera e ne ha disposto la restituzione alla legittima proprietaria.
Successivi accertamenti disposti dall’Autorità Giudiziaria ed eseguiti in collaborazione con la Stazione Carabinieri di San Polo d’Enza (RE) e i Nuclei TPC di Monza e Venezia, hanno confermato l’ipotesi investigativa iniziale e chiarito che la persona ritratta nel dipinto sequestrato era la moglie dello scrittore, poeta e critico d’arte Raffaele Carrieri (1905-1984), i cui eredi avevano venduto l’opera, acquistata dalla proprietaria nei primi anni Novanta.