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VIDEO. Coronavirus, proteste e autostrada bloccata: ''Vogliamo riaprire, non ne possiamo più. Lottiamo per i nostri figli''
E' andata avanti fino a notte fonda la protesta di in A1 che ha visto la paralisi completa dell'autostrada per decine e decine di chilometri. Ristoratori, commercianti, ambulanti provenienti da tutta Italia hanno chiesto subito una data certa per riaprire

ROMA. “Per la disperazione, non ne possiamo più. Per le famiglie, per le nostre aziende. Siamo alla fame. È un disastro. Lottiamo per i nostri figli”. Vogliono risposte e date di riaperture certe le moltissime persone che in questi giorni sono scese in strada per protestare. Dal Circo Massimo nelle scorse ore la protesta si è spostata in A1 che è stata completamente interrotta fino a notte fonda con decine e decine di code.
Sono negozianti, ristoratori, ambulanti, titolari di palestre che provengono da tutta Italia. Quella che si è vista ieri è stata una protesta meno violenta di quella a cui si è assistito lunedì sulla quale soffiava anche CasaPound e che ha visto il lancio di bombe carta e bottiglie contro la polizia.
Ieri una prima manifestazione di protesta è avvenuta al Circo Massimo. I manifestanti hanno chiesto la “riapertura delle attività” contro le limitazioni previste dalle misure anti-Covid lamentando le “difficoltà che diversi settori stanno vivendo”. Pochi i momenti di tensione con le forze dell'ordine.

“Io non sono venuto a Roma per parlare con qualcuno che mi dice che parlerà con qualcun altro , che poi parlerà con qualcun altro che poi lo dirà a qualcun altro” ha scritto su Facebook Pasquale Naccari, portavoce di Tni, che durante la a manifestazione dei commercianti, “Non saliamo a parlare con nessuno. Non sono venuto a Roma per farmi selfie, sono stanco , siamo venuti a Roma per sapere quando ci riaprirete e che non chiuderemo più”.
Alla fine del pomeriggio un dialogo tra i portavoce della protesta e il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, Deborah Bergamini ha portato i manifestanti a lasciare il campo.

La tensione è tornata a salire in serata quando ad essere bloccata è stata l'autostrada A1. Anche in questo caso a scendere nuovamente in strada persone da tutta Italia che hanno paralizzato l'autostrada con i propri mezzi.

I manifestanti hanno poi protestano camminando tra le auto in coda ferme a causa del sit-in improvvisato. Tra gli slogan urlati: “Libertà contro la dittatura”. La protesta è andata avanti fino a notte fonda.