Contenuto sponsorizzato

Bocciatura referendum eutanasia, Cia: “Tentare d'imboccare scorciatoie non ci rende più umani”

Il consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Cia è intervenuto dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum sull'eutanasia: “Tentare d’imboccare scorciatoie non ci rende più umani, semmai ci deresponsabilizza dall’esserlo”

 

Pubblicato il - 16 February 2022 - 15:04

TRENTO. “Tentare d'imboccare scorciatoie non ci rende più umani, semmai ci deresponsabilizza dall'esserlo” sono queste le parole del consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Claudio Cia dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del referendum sull'eutanasia. Una notizia che già nelle scorse ore ha causato le prime reazioni politiche a livello provinciale, con Silvano Grisenti di Progetto Trentino che ha parlato di una “sentenza esemplare”, della quale si dice “molto contento” (Qui Articolo), incassando però parecchie critiche sui social.

 

“In passato – scrive Cia – quando ancora non disponevamo dei moderni farmaci e strumenti per la diagnosi e la cura, i pazienti vivevano la malattia e spesso morivano in casa circondati dagli affetti. In questo contesto non mancava di certo la sofferenza, ma non la si esacerbava per sfidare la morte o per sottrarsi alle proprie responsabilità”.

 

Secondo il consigliere di Fratelli d'Italia: “In un ambiente sociale fortemente mutato, in cui i cittadini tendono a vivere relazioni fugaci, di breve durata, che espongono alla solitudine quando si è nella malattia e nella vecchiaia, essi hanno tuttavia contezza d'essere soggetti di diritto e, in quanto tali, sono esigenti, non mancando di fare presente questa loro posizione ogni volta che se ne presenta l'occasione, tanto più in una condizione di effettiva difficoltà come è la malattia”.

 

E' in questo quadro, continua Cia: “Che negli ultimi decenni, si sono formati i professionisti sanitari, maturando una propensione alla medicina difensiva che tenta di evitare, anche più del dovuto, l'eventuale insorgenza di contenziosi giudiziari. È così che le scelte professionali (ma anche del mondo politico), la consapevolezza e la coscienza paiono essere ostaggio della paura. Quando poi ci si incarta, allora, ci appelliamo al diritto del paziente al suicidio assistito, all'eutanasia”.

 

“Rispetto al passato – conclude il consigliere di FdI – oggi disponiamo di una tale conoscenza, di molti mezzi e competenze in grado di alleviare e accompagnare con umanità chiunque stia vivendo uno stato di malattia grave o mortale. Tentare d'imboccare scorciatoie non ci rende più umani, semmai ci deresponsabilizza dall'esserlo, sempre”.

 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Politica
28 marzo - 13:40
I dati sono stati forniti dalla Giunta Provinciale in risposta ad una interrogazione del consigliere Luca Zeni. Ad oggi sul nostro in Trentino [...]
Cronaca
28 marzo - 16:49
Il rogo è scoppiato nel pomeriggio di oggi (28 marzo) a Costa, nel territorio comunale di Terragnolo; le fiamme hanno interessato il tetto di [...]
Cronaca
28 marzo - 16:31
Il manifesto, affisso da appena un paio di giorni dalla Lega all'entrata della stazione delle corriere a Trento, è stato strappato e imbrattato [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato