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Dagli incendi alle frane che bloccano le strade, nel Bellunese l'emergenza non si ferma. Elicotteri e vigili del fuoco in azione
Da oltre 5 giorni vigili del fuoco e protezione civile sono in azione per cercare di tenere sotto controllo le fiamme scoppiate nelle Dolomiti Bellunesi. Proseguono i focolai e anche oggi sarà una giornata molto impegnativa

BELLUNO. Rimane critica la situazione nel bellunese dove da ormai oltre 5 giorni i vigili del fuoco e la protezione civile sta lottando contro diversi incendi.
A Longarone preoccupa in particolare l’incendio di Igne-Soffranco mentre risulterebbe essere più sotto controllo al momento il focolaio di Fortogna.
Anche quest'oggi i vigili del fuoco con il supporto degli elicotteri scenderanno nuovamente in campo per cercare di tenere sotto controllo le fiamme. Una situazione difficile anche per le aree impervie dove si stanno sviluppando i focolai e la siccità che prosegue.
La situazione non sembra migliorare nemmeno per quanto riguarda la viabilità. Nelle scorse ore Veneto Strade hanno comunicato che la situazione sul versante della Sp 251 della Val Zoldana e Val Cellina resta difficile.
L'incendio è avanzato verso la località Mezzocanale ma in cresta, appena dopo l'incrocio per Soffranco a circa 30 metri dalla strada e scarica sassi. I rocciatori sono immediatamente intervenuti e stanno disgaggiando. La viabilità resta quindi sospesa.
C'è poi la questione dell'acqua. In relazione alle segnalazioni arrivate nelle scorse ore di 'odore di fumo' dell'acqua potabile distribuita dalla rete idrica Bim Gsp, a servizio del Comune di Ponte nelle Alpi e di alcuni territori contermini, Ulss e Arpav stanno eseguendo specifici campionamenti per il controllo analitico. I roghi stanno rendendo l'aria irrespirabile in alcune aree a causa del fumo e, a quanto pare, a Ponte nelle Alpi la problematica avrebbe colpito anche l'acqua che esce dal rubinetto. “In attesa degli esiti di tali controlli –ha comunicato Ulss 1 Dolomiti – a scopo massimamente precauzionale, appare opportuno evitare l'uso 'potabile' (per bere) dell'acqua di rete”.
Rimane intanto lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi in tutto il Veneto.