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Dai post di Paragone, contro il vaccino e in favore ''dei medici radiati'' alla terapia intensiva: ''Vaccinatevi, non pensavo questo virus potesse essere così''
Il ristoratore bolzanino Pietro Candela è passato da condividere i post del complottismo più spinto, quelli che ''la verità non ce la dicono'', a fare un video dove spiega a tutti quanto male gli ha fatto il Covid, i rischi che ha corso e per ringraziare i medici dell'ospedale che gli hanno salvato la vita. Un messaggio importantissimo: ''Che questo mi serva da lezione e possa aiutare qualcuno che prenda subito la decisione di vaccinarsi perché credetemi non si può morire nel giro di quattro ore"

BOLZANO. La sua pagina Facebook è tutta un fiorire di post contro il green pass, video di Gianluigi Paragone di Italiexit, Francesco Borgonovo de La Verità, Alessandro Meluzzi e compagnia cantante. Tutti che ''ve la sveliamo noi la verità'' o ''basta bugie'', ecco le ''cure a casa contro il Covid'' e ''il vaccino non serve'' e ''il green pass è illegale''.

Oggi Pietro Candela la pensa in maniera un po' diversa da qualche giorno fa. "Non pensavo che questo virus potesse essere così, altrimenti, anche con tutti gli effetti collaterali che può avere un vaccino, lo avrei fatto senza esitazione. Spero di poter ritornare quanto prima al mio lavoro e alla mia vita normale". Queste le parole del ristoratore bolzanino che da inizio di gennaio è stato ricoverato all'ospedale di Bolzano.
Il Covid ha colpito anche lui e in maniera molto severa tanto da costringerlo a ricorrere alle cure della rianimazione. Uscito dal momento più critico ha fatto un video che è diventato virale dove spiega: "Che questo mi serva da lezione e possa aiutare qualcuno che prenda subito la decisione di vaccinarsi perché credetemi non si può morire nel giro di quattro ore e lasciare una famiglia nel terrore". Il bolzanino ha un piccolo ristorante che si affaccia sui prati del Talvera a Bolzano, La casa di Jo sulla cui pagina Facebook dal 14 gennaio è apparso il post: ''Avvisiamo i ns amici e clienti che siamo chiusi a causa del COVID che, purtroppo, ha colpito in maniera pesante il ns Pietro ...entro fine mese speriamo di poter riaprire più forti di prima e pronti a soddisfare le vs richieste UN GRAZIE DI VERO CUORE A TUTTI''.
"Il giorno 30 - racconta Pietro nel video - abbiamo preparato il cenone per il 31 e la mattina mi sono recato in farmacia per fare il test e da lì è iniziato tutto. La farmacista dopo un quarto d'ora mi chiama e mi dice signor Candela è positivo e deve andare in isolamento. Dopo otto giorni di tira e molla a casa con farmaci cercando di trovare una soluzione avevo sempre la febbre, ho deciso di andare in ospedale. E lì i dottori mi hanno messo subito davanti ad una realtà bruttissima quella che i miei polmoni erano andati in tilt. Pensavo di non farcela più".
E' arrivato il ricovero e fortunatamente Candela è stato preso in carico dai medici dell'ospedale di Bolzano (non quelli radiati che inneggiava fino a un mese fa sui social condividendo lo scritto ''I medici radiati saranno gli unici di cui fidarsi'') che l'hanno salvato. Ora, prosegue Pietro, "piano piano mi sto riprendendo mi hanno tolto il respiratore forzato. Con l'aiuto dell'ossigeno sto andando avanti, sperando di tornare presto alla vita normale. I medici sono stati fantastici, la loro preoccupazione si vede negli occhi e anche nel modo di agire. Ci hanno aiutato e compreso e accompagnato in questo percorso duro che, se Dio vuole, finirà presto. Guardandomi indietro penso di avere fatto una scelta sbagliata: quella di non vaccinarmi, perché ho fatto rischiare la vita anche a mia mamma e a mia moglie in maniera esagerata. Non pensavo potesse essere così questo virus, altrimenti, con tutti gli effetti collaterali che può avere un vaccino, lo avrei fatto senza esitazione".