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Schianto mortale nel Bellunese: “Auto uscita di strada per evitare un animale, dove ci sono i sottopassi per gli ungulati non si registrano incidenti”

Il consigliere delegato a caccia e pesca Franco De Bon dopo il tragico incidente di questa mattina: “Siamo consapevoli dei rischi rappresentati dagli attraversamenti degli ungulati. Proprio per questo abbiamo chiesto di intervenire con almeno un attraversamento faunistico all'anno sulla rete stradale provinciale”

Di Filippo Schwachtje - 24 October 2022 - 13:26

BELLUNO. “Come è necessario intervenire per mettere in sicurezza la viabilità di montagna dalla caduta massi, così è urgente mettere in sicurezza le strade dall'attraversamento della fauna selvatica”. Sono queste le parole del consigliere provinciale Franco De Bon, delegato a caccia e pesca, dopo l'incidente mortale avvenuto questa mattina (24 ottobre) lungo la Sr 203 Agordina, nel comune di Sedico (Qui Articolo),che è costato la vita al 22enne Alessandro Tabaku, di Codognè. Incidente nel quale, si legge nella nota diffusa dalla Provincia: “Un'auto è uscita di strada per evitare un animale, probabilmente un cervo o un capriolo, sbucato all'improvviso”.

 

“Siamo consapevoli – continua De Bon – dei rischi rappresentati dagli attraversamenti degli ungulati. Rischi simili a quelli della caduta massi dalle pareti che sovrastano diverse strade del nostro territorio, e sicuramente non meno pericolosi. Proprio per questo abbiamo chiesto di intervenire con almeno un attraversamento faunistico all'anno sulla rete stradale provinciale. Dove sono stati realizzati i sottopassi per gli ungulati, non si sono più registrati incidenti con gli animali, come ad esempio lungo la Sp1 tra Levego e Belluno”.

 

Un tema, quello degli investimenti di animali, molto sentito anche in Trentino (Qui Articolo) e per il quale le associazioni ambientaliste chiedono alla Pat di realizzare dei corridoi faunistici nelle tratte più a rischio, visto che il 90% degli incidenti, secondo l'Enpa, avviene nel 30% della rete stradale (Qui Articolo).

 

“Per la mitigazione del rischio – spiega De Bon – i sottopassi sono fondamentali e sono già previsti in ogni nuova progettazione. Abbiamo già incontrato Anas e Veneto Strade, per chiedere ai gestori della rete stradale che oltre alla pianificazione di nuove opere, questi interventi vengano realizzati anche sulle infrastrutture viarie esistenti. E con l'ufficio caccia abbiamo fornito una cartografia dettagliata dei punti maggiormente interessati dagli attraversamenti. Dati che conosciamo bene, visto che in media in Provincia avviene un incidente al giorno con la fauna selvatica”.

 

Un pensiero, conclude il consigliere: “Va ai famigliari del ragazzo che ha perso la vita sull'Agordina. Una vita umana non può finire in questo modo, su una strada”.

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